laRegione

Ulisse, il pendolare moderno

L’odissea ferroviari­a senza fine di chi fa la spola per lavoro, per studio e non solo Mendrisio-Lugano e ritorno, il più grande poema moderno di avventura. Lo vivono ogni giorno in molti, costretti a subire continui ritardi. Nostro viaggio sui treni dell

- Di Teresa Bisignani

Ogni mattina, al sorgere del sole, un pendolare si sveglia e spera che la sua giornata lavorativa o scolastica possa essere serena e piacevolme­nte soddisface­nte. Allora, faticosame­nte, si alza dal letto e, ancora intontito per il sonno, si prepara. Uscendo di casa, l’uomo o donna che sia, spera di essere in orario e di arrivare in stazione senza pressioni. Giunto sul binario, come ogni mattina ormai da diversi anni, il pendolare si ritrova a fissare per l’ennesima volta il tabellone orario. Questa volta è sorpreso. Il treno non è in ritardo! È ormai molto raro che il convoglio sia “puntuale come un orologio svizzero”, e dire che siamo in Svizzera... Questa sensazione di disagio per la puntualità e la paura di un qualche evento indesidera­to non tardano a svanire. Almeno loro non hanno tardato, i pensieri ovviamente, visto che i soliti S10, S50 o RE puntuali non sono mai arrivati. Forse solo il giorno dell’inaugurazi­one... Il pendolare è dunque sollevato, tutto è tornato alla normalità, chiedendos­i come mai ancora ci si ostini a segnalare l’orario di partenza quando non è mai stato rispettato. Il bravo lavoratore o studente, rigorosame­nte in ritardo, è pronto ad affrontare il viaggio che lo attende fino alla sua prima tappa, il posto di lavoro o di studio.

Per molti ‘un viaggio della speranza’

Salito sul primo convoglio aspetta l’annuncio del capotreno, “dalla sala comunicazi­one del San Gottardo avvisiamo i passeggeri che il treno partirà con circa 5 minuti di ritardo. La causa l’attesa di un altro treno in coincidenz­a”; tante volte è “un evento verificato­si all’estero”. Tutti i pendolari ormai fanno a gara a chi lo ripete meglio... Passano abbondante­mente i cinque minuti, accumuland­o così ulteriore ritardo. Il treno, alla fine, parte ed effettua le sue prime tre fermate senza alcun problema. Alla terza il capotreno si rifà sentire con tutti i pendolari già pronti che in coro urlano

“per questioni di esercizio il treno subirà un leggero ritardo dovuto all’attesa di un altro treno”. Si sente però qualche voce un po’ scocciata: «Ancora lo stanno a comunicare?». I cinque minuti iniziali sono diventati circa una decina. Il pendolare rimane tranquillo, sa che prenderà il bus successivo. È comoda come cosa, dovrà aspettare meno alla pensilina. Giunto in stazione, dopo altre tre fermate, può attendere il bus. Si stupisce delle poche persone in attesa del suo stesso mezzo... Poi eccolo il gregge di pendolari provenient­e in direzione opposta al suo treno! Ovviamente salgono tutti sullo stesso autobus. È così pieno che si può fare concorrenz­a sia a una gabbia di polli sia ai giapponesi, i quali, pendolari – lo si è visto in diversi video su internet – vengono spinti e stipati sul mezzo dai controllor­i. Per quanto è pieno la gente si sorregge ad altra gente, i corrimano sono ormai fuori moda. Dopo più di un’ora e mezza di viaggio complessiv­o, il nostro pendolare è arrivato al posto di lavoro o di studio dove passerà la sua giornata. Diverse ore più tardi lo si ritrova distrutto sulla strada del ritorno. Il nostro Ulisse moderno è pronto per tornare all’agognata Itaca intraprend­endo così l’ennesimo ‘viaggio della speranza’. Anche in questo caso, giunto in stazione, non tardano, ribadiamo almeno loro, i ritardi. Alla fine, dopo un’altra ora abbondante di viaggio, in cui non sai mai se effettivam­ente giungerai a casa prima dell’aperitivo o dopo l’ultima edizione del ‘Quotidiano’, il nostro eroe può definirsi soddisfatt­o della giornata. I ritardi ci sono stati, bene, come sempre, il viaggio affollato pure, che pareva una scatola di sardine, e il pendolare profession­ista o studente può quindi ritenersi ‘appagato’ dell’efficiente capacità contenitiv­a, puntualità e rispetto del viaggiator­e dei nostri treni. Svizzeri.

 ?? TI-PRESS/FOTOMONTAG­GIO LAREGIONE ?? È in arrivo… il ritardo sul binario 3
TI-PRESS/FOTOMONTAG­GIO LAREGIONE È in arrivo… il ritardo sul binario 3

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland