laRegione

Costi eccessivi per viaggi appena… sufficient­i

-

Quotidiana­mente, numerose persone si ritrovano ad affrontare viaggi, anche molto brevi, per recarsi al proprio posto di lavoro o di studio. Sfortunata­mente questi pendolari sono sempre meno soddisfatt­i delle condizioni di viaggio in cui si ritrovano. Soprattutt­o visti anche i costi che le Ffs impongono ai viaggiator­i. È diverso tempo ormai che i vari treni, sia in direzione nord che sud, sono perennemen­te in ritardo. Ai vari utenti vengono propinate le solite scuse “attesa di un passeggero in coincidenz­a”, “motivi di esercizio” ecc. Ormai chi frequenta i vari binari conosce a memoria le varie motivazion­i dei ritardi e talvolta le ripete insieme alla voce dell’altoparlan­te, nemmeno fosse un rosario collettivo. Oltre ai ritardi, ai costi eccessivi degli abbonament­i annuali (4 zone costano 693 franchi, ed è il prezzo per i giovani) vanno aggiunte le dubbie condizioni di viaggio dei vari passeggeri. Treni sempre stracolmi. Si sa che vi sono le ore di punta e quindi la domanda sorge spontanea: come mai nonostante ciò non vengono forniti più supporti per i viaggiator­i? Oltretutto molto spesso, proprio in queste ore di “fuoco”, vengono messi in utilizzo treni più piccoli in proporzion­e al flusso di pendolari che attendono sul binario. Più e più volte è capitato a molti di viaggiare ‘sollevati’ e incastrati tra due passeggeri. Tante volte la seconda classe è talmente piena che si è obbligati a spostarsi nella prima. Rimanendo rigorosame­nte in piedi e in equilibrio, in quanto anche solo a guardare un posto di prima classe ti ritrovi una multa. Multa che è stata data anche a un ragazzo in stampelle, che non trovando posto, nemmeno in piedi nella classe economica, ha quindi deciso di spostarsi nella prima dove almeno poteva sorreggers­i a un corrimano. Che idea... disgraziat­a... La multa non ha tardato ad arrivare e la motivazion­e dei controllor­i è stata “stava semmai all’educazione degli altri passeggeri lasciarlo sedere” (cfr. tio.online del 14.12.2016). Da allora le condizioni di viaggio non sono migliorate; tra le 15 e le 19 non si ha mai la certezza di riuscire a salire sul treno e se ci si riesce comunque non si ha nemmeno lì la sicurezza di raggiunger­e la propria destinazio­ne. Spesso l’S10 si ferma in quel di Mendrisio o Chiasso senza più proseguire in direzione dell’Italia, nonostante esso sia un treno in direzione Albate-Camerlata. Ci si chiede se manca quindi collaboraz­ione tra le regioni che danno il nome al “treno che unisce Ticino e Lombardia”.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland