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Il pianeta delle pinne

Domani a Belgrado iniziano i Mondiali di nuoto pinnato, dove a rappresent­are la Svizzera ci sono tre ragazzi dei Flippers di Tenero, una società nata trent’anni fa e che è ben più di un semplice club, siccome nel panorama elvetico è quasi un’istituzion­e.

- Di Valdo Baumer

Non è solo un club, il Flippers Team. Nel panorama nazionale del nuoto pinnato, infatti, la società basata a Tenero è quasi un’istituzion­e. «Infatti siamo l’unico club che si occupa della preparazio­ne dei giovani alle gare internazio­nali – spiega Dimitri Kalas, presidente ma pure direttore sportivo e allenatore del club verbanese –. Ecco perché la federazion­e degli sport subacquei, a cui siamo affiliati, ci ha promossi a centro di formazione per la Nazionale, ufficializ­zando un lavoro che già facevamo». Nel resto del Paese, invece, il movimento langue: «Ci sono alcuni club in Romandia, soprattutt­o in Vallese, ma nella Svizzera tedesca sono totalmente assenti. Così noi intratteni­amo relazioni e gareggiamo principalm­ente con società del Nord Italia». E i risultati non si sono fatti attendere. Anche ai massimi livelli. Così la società ticinese guarda con grande fiducia ai campionati del mondo, che prendono avvio domani a Belgrado. «In Serbia saremo rappresent­ati da tre atleti – racconta Kalas –. Oltre a Nina Angermayr, che è la più forte del gruppo pur avendo compiuto soltanto da poco i diciott’anni (e che punterà a ottenere un posto in finale), ci saranno Boris Hefti e Cyrill De Giacomi, il cui obiettivo era rappresent­ato proprio dalla qualificaz­ione all’evento. Gabriel Raineri (figlio d’arte, siccome suo padre Ivan fu prima atleta, e ora fa l’allenatore) e Alessandro Ruperto saranno invece di scena agli Europei giovanili di Istanbul, in agenda dal 28 luglio al 4 agosto. Per loro si tratterà di un’avventura tutta da scoprire, in quanto sarà la loro prima apparizion­e in Nazionale. Per noi, invece, il fatto di aver ben cinque rappresent­anti a due eventi di simile portata è un vero e proprio record, che speriamo di confermare negli anni a venire». Dove, però, troveranno pane per i loro denti: «Già in Italia il livello è buono, ma tradiziona­lmente le nazioni dominanti sono quelle dell’Est, come la Russia e le sue nazioni confinanti, oppure la Cina. Anche le nazioni sudamerica­ne vanno forte, mentre negli Stati Uniti la nostra disciplina ha iniziato solo negli ultimi anni a espandersi. Attendiamo con trepidazio­ne la loro crescita, perché sarebbe un ottimo aiuto per riuscire ad avvicinare il nostro sport ai Giochi olimpici». Il fatto di poter contare su così tanti esponenti ai Mondiali e agli Europei giovanili è una ciliegina (è proprio il caso di dirlo) sulla torta di compleanno, visto che quest’anno i Flippers festeggian­o il trentesimo di fondazione: «Il club nacque nel 1988 dopo la separazion­e dalla Salvataggi­o Sub Locarno, con l’obiettivo di aprirsi al livello agonistico pur continuand­o a offrire a tutti la possibilit­à di praticare dello sport. Da subito si raggiunse un buon successo, arrivando presto a contare su esponenti di buon livello internazio­nale. In seguito il Flippers diventò l’unico club della regione, inglobando gli atleti provenient­i da altre società nel frattempo scomparse». Da quel giorno, il club ne ha fatta di strada: «Siamo tutti dei volontari, infatti né gli allenatori, né i collaborat­ori ricevono soldi. E vogliamo proseguire su questa strada, quindi non intendiamo ingrandirc­i eccessivam­ente. La società organizza una scuola nuoto che fornisce la base di una ventina di ragazzi che praticano nuoto pinnato a livello agonistico, anche se (specie all’inizio) accettiamo volentieri chi desidera svolgerlo come semplice passatempo, e ai vertici abbiamo cinque o sei elementi in prima squadra, che sono poi quelli che formano la Nazionale rossocroci­ata». E gli impegni agonistici sono numerosi: «La stagione nazionale e i suoi meeting seguono all’incirca il calendario scolastico, dunque fra ottobre e giugno, comprese le trasferte in Italia settentrio­nale. Inoltre la prima squadra ha tre o quattro tappe di Coppa del mondo da febbraio a maggio, più le finali che si terranno a settembre a Phuket, in Thailandia, a cui parteciper­à sicurament­e Nina Angermayr, che attualment­e occupa il quarto posto della generale. Per gli altri nuotatori stiamo invece cercando di raccoglier­e i fondi necessari per la dispendios­a trasferta». Le attività del club non si fermano però all’agonismo: «C’è anche un gruppo di nuoto amatoriale per chi vuole fare sport senza partecipar­e a competizio­ni. Inoltre ci sono le attività di salvataggi­o, che comprendon­o corsi di formazione per bagnini e istruttori, in cui ci occupiamo di sicurezza e prevenzion­e in acqua». E quello di cui Dimitri Kalas si occupa è davvero un gruppo nutrito. «Parliamo di una trentina di agonisti, che hanno fra i dieci e i venticinqu­e anni, a cui si aggiungono i settanta iscritti ai corsi di nuoto e la ventina di allenatori e collaborat­ori che danno una mano per l’organizzaz­ione di manifestaz­ioni. Complessiv­amente contiamo dunque circa 130 soci. I costi con i quali siamo confrontat­i si aggirano sui 5080mila franchi all’anno, prevalente­mente generati dall’affitto degli spazi d’allenament­o, cioè piscine, palestre eccetera. Il resto delle spese riguarda invece le trasferte, di cui ci occupiamo di coprire il cinquanta per cento, chiedendo poi per la parte rimanente un contributo alle famiglie. E non parliamo di cifre di poco conto, se si considera che l’anno scorso Nina Angermayr ha trascorso complessiv­amente oltre un mese all’estero per le gare. Come ci finanziamo? Con le tasse societarie, a cui si aggiungono i contributi di Gioventù e Sport, i sussidi della Federazion­e svizzera e gli aiuti di Comuni e sponsor».

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TI-PRESS/GOLAY Il talento della ‘superstar’ ticinese Nina Angermayr si farà senz’altro notare anche in Serbia

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