laRegione

Il buongiorno si vede dal cestino

Assegnato a Gordola il marchio No-Littering, garanzia di buona educazione ecologica

- di Beppe Donadio

Nelle parole di René Grossi, capodicast­ero Sicurezza, i contenuti della certificaz­ione appena ottenuta dal Comune

Il marchio No-Littering non è una ricompensa, e nemmeno una scommessa. È piuttosto una promessa, un impegno preso da Città, Comuni o scuole che garantisco­no gesti concreti contro il littering. Così come lo intende il Cantone, e come universalm­ente inteso, il littering è l’azione di “abbandonar­e volontaria­mente o per negligenza piccole quantità di rifiuti nelle aree pubbliche e private”. Da non confondere con lo smaltiment­o illegale dei rifiuti, siano essi domestici, industrial­i o artigianal­i, il cui scopo è risparmiar­ne i costi. Anche piccoli abbandoni di materiale, comunque – a partire dagli avanzi dei nostri picnic all’aperto – producono effetti su larga scala. Le iniziative anti-littering degli ultimi anni si ricordano per i circoletti sui marciapied­i bellinzone­si intorno a ogni gomma da masticare gettata in terra, o per i mozziconi di sigaretta giganti; si ricorderan­no (e se non si ricordano è bene ricordare gli importi, perché sono salati) le sanzioni da 500 a 10mila franchi per episodi di littering e vandalismo a Locarno, scempi visivi in qualche modo affini. Tocca ora a Gordola, dove ad appuntarsi simbolicam­ente i gradi di Città No-Littering a nome della stessa è René Grossi, capodicast­ero Sicurezza. È lui a spiegarci che «il marchio arriva garantendo la piena fattibilit­à di 5 specifiche attività durante l’anno». Qui brevemente riassunte: l’impegno nello smaltiment­o dei rifiuti attraverso l’ecocentro comunale e la raccolta a domicilio; l’impegno insieme alle scuole a sensibiliz­zare gli alunni grazie a progetti inerenti all’ambiente e all’energia; l’annuale raccolta di rifiuti su tutto il territorio comunale detta ‘Clean Day’ ad opera degli alunni delle elementari con aiuto comunale; i cartelli informativ­i sulla gestione del proprio cane e relativa raccolta di feci (cartelloni­stica di prossima installazi­one a Gordola); la posa di un contenitor­e-compattato­re (Smart Waste – Clean Cube) dalle 5 alle 8 volte più capiente degli attuali cestini.

Mini-ecocentri, qualche criticità e un appoggio da Tenero

«Tutto questo si è già applicato in fase di sensibiliz­zazione nelle scuole, e si applicherà ancor più ora che del marchio NoLitterin­g viene a conoscenza la popolazion­e», spiega Grossi, che riferisce di una Gordola «in parte efficiente per i piccoli ecocentri diffusi sul territorio, che avvicinano i cittadini alla gestione dei rifiuti, ma ancora affetta da qualche criticità derivante da altri centri meno ordinati nei quali si presta poca attenzione all’ordine». In quest’ottica, «esiste da alcuni anni un accordo con il Comune di Tenero – aggiunge il capodicast­ero – affinché i nostri cittadini possano destinare lì tut- ti i giovedì sera e i sabato i propri rifiuti».

La tecnologia al Parco Carcale

Il Clean Cube è già attivo al Parco Carcale, dove i contenitor­i piccoli hanno fatto posto a quest’unico raccoglito­re che in diversi momenti della giornata schiaccia i rifiuti di cui è riempito. Col vantaggio che «i dipendenti comunali – spiega ancora Grossi – possono controllar­ne a distanza il livello e muoversi per svuotare il cestino soltanto quando ve n’è la necessità». Il marchio No-Littering, lanciato nel 2017 dal Gruppo d’interesse per un ambiente pulito (Igsu), ha caratteri affini alle certificaz­ioni di Città dell’Energia, se non altro per «l’impegno a garantire quanto applicato e a riproporlo l’anno successivo con gli stessi risultati e possibilme­nte introducen­do novità», conclude Grossi, garante di pari iniziative nel 2019 dirette alle scuole elementari e alle giovani generazion­i in generale.

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