Doppi passaporti, Gilliéron chiede scusa
Il no 1 della Federazione elvetica promette una profonda analisi
La Federazione svizzera di calcio si è scusata per il dibattito sul doppio passaporto, avviato dalla stessa Asf con le dichiarazioni del suo segretario generale Alex Miescher, che rispondendo a una domanda a proposito del gesto dell’aquila bicipite mimato da Xhaka, Shaqiri e Lichtsteiner nel match con la Serbia, aveva ventilato l’ipotesi di escludere in futuro dalla nazionale rossocrociata i giocatori in possesso del doppio passaporto (o di obbligarli a rinunciare alla loro seconda nazionalità). “Sono stati commessi degli errori che hanno portato a delle conseguenze indesiderate – ha spiegato il presidente della Federcalcio elvetica Peter Gilliéron attraverso un comunicato –. Ci dispiace molto che le cittadine e i cittadini con doppia nazionalità si siano sentiti screditati e rinnegati dopo un’intervista del segretario generale”. Le parole di Miescher in effetti avevano inevitabilmente portato a diverse reazioni, tra le quali quelle degli stessi giocatori rossocrociati, con in testa Granit Xhaka. Quest’ultimo si era detto “deluso e irritato”, mentre ad esempio Manuel Akanji aveva postato sui social una foto nella quale indossava una maglietta della Nigeria, suo Paese d’origine.
«L’integrazione e lo sviluppo di tutte le calciatrici e i calciatori, indipendentemente dalla loro provenienza e nazionalità, sono principi fondamentali della nostra associazione – ha proseguito Gilliéron –. Ci è servita questa settimana per analizzare e discutere dell’accaduto, nelle prossime settimane svolgeremo un’analisi accurata in tutti gli ambiti. Al contempo esamineremo anche la distribuzione delle cariche e le rispettive competenze».