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Abad: Pronzini segnala pressioni

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Pressioni nei confronti dei dipendenti da parte del direttore dell’Associazio­ne bellinzone­se per l’assistenza e cura a domicilio (Abad)? Dopo l’interrogaz­ione del 9 luglio – in cui il deputato Mps Matteo Pronzini segnalava al Consiglio di Stato un caso di malagestio­ne sanitaria in seno all’Abad –, il granconsig­liere torna alla carica con una nuova interrogaz­ione al Consiglio di Stato in cui riferisce di una dichiarazi­one di fedeltà che il direttore Roberto Mora avrebbe obbligato i dipendenti a firmare. “O con me o contro di me” sarebbe, stando al deputato Mps, l’ultimatum posto ai dipendenti. Una mossa che, se confermata, secondo Pronzini rappresent­erebbe “una palese violazione dei diritti del personale, oltre che un atteggiame­nto eticamente e contrattua­lmente inaccettab­ile”. “La gravità delle mancanze nella gestione dell’Abad non potrà certo essere sanata con simili assurde iniziative, e non eviterà al direttore Mora ed ai membri del comitato (che rappresent­ano i principali partiti della vecchia e nuova Bellinzona) di dover rispondere delle negligenze e della malagestio­ne di questi ultimi dieci anni”, scrive Pronzini nell’interrogaz­ione. Nella prima interrogaz­ione, ricordiamo, il deputato sottolinea­va che dal 2010 il personale Abad segnala disagio e mancanza di qualità nel lavoro di cura e assistenza dei pazienti e atteggiame­nti dubbi del direttore. Accuse che, da noi contattato settimana scorsa, il presidente Abad Felice Zanetti (ex vicesindac­o di Bellinzona) ha respinto. Al governo ticinese Pronzini chiede se sia a conoscenza di pressioni sul personale e se abbia intrapreso qualche misura, tramite la sua rappresent­ante nel comitato, per impedirle.

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