laRegione

Sistema marcio

- Di Franco Cavalli

Il rifiuto della cassa malati di pagare il farmaco antitumora­le al ragazzo dodicenne, che sta commuovend­o tutto il Ticino, come il recente caso del paziente malato di Aids, morto perché gli hanno rifiutato le cure necessarie in quanto figurava sulla “black list”, sono solo la punta dell’iceberg di un sistema marcio, ingiusto e prossimo all’implosione. Mentre i premi (anche quest’anno sarà così) aumentano almeno del doppio rispetto all’incremento dei costi sanitari (...)

(...) ed i salari di parecchi manager delle troppe casse malati sfiorano ormai il milione, il nostro sistema sanitario diventa sempre più a due velocità: una per i ricchi, l’altra per i poveri. Così per esempio i dati del registro dei tumori di Ginevra dimostrano che in quel Cantone i pazienti ricchi con tumore della prostata vivono il doppio rispetto a pazienti poveri con la stessa malattia! Come ho spiegato altrove, nel caso del ragazzo, la ditta produttric­e (siccome per fortuna questi casi sono molto rari) non ha voluto spendere per accreditar­e il farmaco in Svizzera, mercato “troppo piccolo”. La soluzione sarebbe semplice: riprendere per queste ed altre malattie rare l’accreditam­ento molto minuzioso che viene fatto dall’Agenzia europea del farmaco. Ma la lezione principale è evidenteme­nte che tutto sarebbe molto più semplice e meno costoso se avessimo finalmente la cassa malati unica, che potrebbe permetters­i di assumere medici specializz­ati in grado di dialogare con i medici curanti, ciò che oggi con una moltitudin­e di casse malati è impossibil­e. A perderci sarebbero solo i troppi manager super pagati! Questo sistema sempre più ingiusto e marcio, diventato ormai la preoccupaz­ione principale della popolazion­e svizzera, esige una risposta decisa, che porti ad un rapido cambiament­o radicale. Assieme ad altre organizzaz­ioni in diversi Cantoni, ForumAlter­nativo sta pianifican­do diverse manifestaz­ioni per l’autunno e sta a questo scopo convocando i movimenti/partiti dell’area rosso-verde nonché i sindacati per una riunione preparator­ia ad inizio settembre.

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