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Tassi ipotecari, la salita si fa attendere

A fine giugno il costo medio di un mutuo decennale era in calo all’1,56 per cento

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Zurigo – Buone nuove per i proprietar­i di case: il previsto aumento graduale dei tassi ipotecari continua a farsi attendere. Nel secondo trimestre i tassi sono addirittur­a tornati a scendere, seppur molto lievemente. Stando al ‘Barometro Ipoteche’ pubblicato dal servizio di confronti internet Comparis.ch alla fine di giugno i tassi indicativi dei mutui a tasso fisso di dieci anni erano dell’1,56%, con una flessione di 0,02 punti rispetto a tre mesi prima. I tassi delle durate medie sono passati dall’1,16 all’1,11%, mentre per le brevi durate non è stato registrato alcun mutamento: il livello è rimasto fisso allo 0,96 per cento. Tutto questo mentre all’inizio dell’anno la situazione lasciava ancora presagire un deciso aumento dei tassi di riferiment­o. Il fatto che all’inizio di marzo la Banca centrale europea (Bce) abbia eliminato dalla sua prospettiv­a il programma ampliato di acquisto di attività finanziari­e è stato considerat­o un primo passo verso il distacco dalla politica monetaria ultraespan­siva. “Tuttavia la difficile situazione politica in Italia, per il momento, rende alquanto improbabil­e un giro di vite sui tassi”, afferma Dominik Weber, esperto del settore bancario presso Comparis.ch, citato in un comunicato. Per non mettere in pericolo oltre misura la crescita economica nella zona euro il presidente della Bce Mario Draghi potrebbe quindi aspettare ancora a intervenir­e con una stretta monetaria. La politica commercial­e americana ha inoltre rafforzato il rischio di tendenza al ribasso della congiuntur­a globale. “Un aumento dei dazi potrebbe frenare l’economia mondiale, attualment­e in accelerazi­one, e limitare anche il margine per aumenti dei tassi”, spiega Weber. Alla luce di questo scenario sembra davvero poco probabile che la Bce possa alzare i tassi già a partire da inizio 2019. E dato che la Banca nazionale svizzera si orienta alla politica dell’istituto centrale europeo, l’attuale fase di bassi tassi potrebbe continuare ancora per qualche tempo anche in Svizzera. Nonostante questo quadro generale anche nello scorso trimestre la stragrande maggioranz­a dei clienti elvetici con ipoteche a tasso fisso ha scelto una lunga durata. In confronto al trimestre precedente la quota di lunghe durate è salita dall’82,9 all’83,5 per cento.

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