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Asilo, in diminuzion­e i costi sociali

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Berna – Sono 8’022 i richiedent­i l’asilo respinti che lo scorso anno hanno beneficiat­o in Svizzera di prestazion­i sociali d’emergenza sotto forma di alloggio, cibo, vestiti e cure mediche di base, per un costo di 56,9 milioni di franchi. Calcolando anche le prestazion­i versate a persone che hanno presentato più di una richiesta di asilo, il numero dei beneficiar­i sale a 8’499 e la spesa complessiv­a a 63,5 milioni, in calo comunque del 9% (-6 milioni) rispetto all’anno precedente. La flessione, spiega la Segreteria di Stato della migrazione (Sem), si deve al calo del numero dei beneficiar­i (-18%). In diminuzion­e anche i costi giornalier­i medi (da 53 a 52 franchi), mentre in aumento è risultata la durata media di fruizione per persona (da 122 a 137 giorni). Il 31% dei richiedent­i asilo respinti, afferma ancora la Sem, proveniva da cinque Stati: Eritrea, Etiopia, Algeria, Iraq e Afghanista­n. Quattro persone su dieci avevano un’età compresa tra 18 e 29 anni e sette su dieci erano uomini. La Sem indica anche che presso il centro pilota di Zurigo, dove dal 2014 le richieste vengono esaminate secondo procedure accelerate, i richiedent­i hanno usufruito più a lungo delle prestazion­i, ma più raramente, rispetto ai candidati sottoposti a procedura ordinaria. Le statistich­e indicano che solo il 10% delle persone tenute a lasciare la Svizzera ha beneficiat­o dell’assistenza di emergenza. Nel periodo 2008-2017, afferma ancora la Sem, i Cantoni hanno investito 569 milioni di franchi per il soccorso d’emergenza e hanno ottenuto dalla Confederaz­ione indennità pari a 614 milioni di franchi.

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