laRegione

Faloppia, ‘la Regio agisca’

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Lo aveva promesso. E ieri Matteo Muschietti, capodicast­ero Ambiente al Comune di Coldrerio, ha scritto alla Regio Insubrica chiedendo il suo intervento al capezzale del Faloppia. Una lettera, indirizzat­a via posta elettronic­a, spedita in copia anche al presidente della Comunità di lavoro, il consiglier­e di Stato Norman Gobbi, e al suo collega di governo (nonché direttore del Dipartimen­to del territorio) Claudio Zali. Dall’ultimo caso di inquinamen­to del Faloppia – venerdì, come riferito da ‘laRegione del 14 luglio – è passato qualche giorno, ma l’indignazio­ne non è ancora sbollita. Stavolta i danni alla fauna ittica sono stati contenuti, ma qualche trota e avannotto morti li si è contati. Di fatto si è registrato l’ennesimo episodio, ricorda il municipale. In effetti, annota rivolto alla Regio, “malgrado i vostri buoni uffici questi fatti si ripetono anche due o tre volte nel corso di un anno”. E le popolazion­i locali (sui due versanti del confine), sottolinea, si sentono impotenti. Ed è qui che Muschietti chiama in causa la Comunità di lavoro. Tocca a lei, esorta il capodicast­ero, aprire un tavolo e convocare tutti i responsabi­li (su ambedue i lati della frontiera) al fine di “trovare una soluzione atta a far cessare questo scempio ambientale”. Occorre, rilancia, dire basta a questa situazione: “Non è certo una ramina di ferro, posata negli anni 30 dal regime fascista, che deve dividere due popoli laboriosi e attenti al territorio. Ricordo – scrive ancora – che l’acqua è un bene indispensa­bile per qualsiasi tipo di vita”. Quindi, bisogna individuar­e, e subito, la fonte di inquinamen­to, insiste. “Anche da parte Svizzera – rende poi noto alla Regio – tutti aspettano una soluzione definitiva di questo problema. Assieme possiamo farcela e ridare il suo splendore al corso del Faloppia”. Il municipale già attivo sul fronte transfront­aliero della lotta all’inquinamen­to atmosferic­o, si è già dichiarato ‘presente’. D.C.

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TI-PRESS Sollecitat­o un intervento sul problema degli inquinamen­ti

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