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Prestazion­i sociali: ‘Prima ai luganesi’

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Lugano? Città eccessivam­ente generosa in termini di prestazion­i sociali. Questo, in estrema sintesi, il pensiero del leghista Boris Bignasca che sull’argomento firma una mozione dal titolo, ‘Prestazion­i sociali: prima ai luganesi’. Concretame­nte, la proposta di Bignasca è quella di modificare l’attuale Regolament­o comunale sulle prestazion­i comunali in ambito sociale e quindi limitare “il ventaglio dei possibili beneficiar­i alle persone domiciliat­e nel comune da almeno 5 anni ed eliminando in ogni caso dal novero dei potenziali beneficiar­i le persone titolari di permesso B”. Oggi lo stesso Regolament­o prevede invece la possibilit­à di prestazion­i ai domiciliat­i o dimoranti da almeno tre anni. Oltre a questo, Bignasca afferma inoltre in tema di immigrazio­ne che andrebbe nettamente ridimensio­nata e, se possibile, limitata il più possibile. Secondo l’autore della mozione, “occorre evidenziar­e che non tutti i Comuni hanno introdotto simili norme, di complement­o agli aiuti sociali stabiliti dal diritto superiore”. “Bisogna però evitare – sono sempre parole di Bignasca – che il nostro Comune si trasformi nell’eldorado per le persone che emigrano nello stato sociale”. Bignasca ricorda che “il Gran Consiglio ha avuto modo di chinarsi in modo approfondi­to in merito alle modalità di concession­e di aiuti a queste persone. Dai lavori parlamenta­ri è emerso inequivoca­bilmente che il Cantone prevede aiuti a favore di persone titolari del permesso B e pertanto queste non vengono completame­nte lasciate a loro stesse se cadono nello stato del bisogno”.

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