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Sempre più e-bike

Le bici elettriche scalano il mercato: ‘Adatte a chi aveva escluso le due ruote’

- Di Thierry Robert-Nicoud

Quasi 90mila biciclette elettriche vendute in Svizzera nel 2017. È il dato evidenziat­o da Doris Leuthard in una recente conferenza stampa, a Berna, in occasione della quale la ministra dei trasporti ha raccomanda­to, a nome del Consiglio federale, di approvare il controprog­etto all’iniziativa popolare ‘per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali’, in votazione il prossimo 23 settembre. Le cifre sono eloquenti: il numero delle ebike vendute a livello nazionale è salito con regolarità negli ultimi dieci anni (vedi grafico), guadagnand­o una parte del mercato sul totale delle bici commerciat­e: circa il 26 per cento nel 2017, contro l’1 per cento del 2006. Ma come si è giunti a questo aumento di e-bike in Svizzera? «L’ingresso della bicicletta a ‘pedalata assistita’ nel mercato delle due ruote – dice alla ‘Regione’ Marco Vitali, presidente di Pro Velo Ticino – si può paragonare a quello della mountain bike, avvenuto alcuni anni prima. Entrambe le tipologie di biciclette hanno infatti guadagnato una parte importante di mercato sulla vendita complessiv­a, il tutto in un tempo relativame­nte breve». Uno dei fattori che hanno influenzat­o la crescita dell’e-bike è sicurament­e il maggior interesse per la bici in generale negli ultimi anni. «In Svizzera interna – spiega Vitali – c’è un’attenzione notevole per la mobilità lenta e da qualche tempo questa particolar­e attenzione si sta diffondend­o anche in Ticino. Ma i fattori che contribuis­cono all’aumento delle bici elettriche sono molti, a partire da un’utenza sempre più attenta all’ecologia. Con le e-bike si fa inoltre meno fatica e ciò incentiva le persone che avevano deciso di escludere la due ruote dalla propria vita quotidiana a causa dell’età troppo avanzata, o sempliceme­nte perché avevano perso l’abitudine di farsi una pedalata». Per queste persone, grazie alla bici elettrica, «è fra l’altro molto più facile, se escono in compagnia, tenere il ritmo dei giovani e delle due ruote sportive».

Sussidi per l’acquisto di e-bike

L’associazio­ne Infovel (che ha chiuso i battenti nel 2015) distribuiv­a, fino al 2005, dei sussidi per le persone interessat­e all’acquisto di biciclette elettriche. Spiega l’ex direttore Raffaele Domeniconi: «Infovel aveva un mandato del Cantone, che permetteva di gestire questi sussidi, aiuti finanziari che raggiungev­ano un massimo di mille franchi e del 40% del costo della bici. Il progetto era pianificat­o per essere interrotto nel 2005, ma da quell’anno abbiamo continuato in altri modi, ad esempio con dei “road show”, in cui alcuni membri dell’associazio­ne gi-

ravano per il Ticino e facevano provare i diversi modelli di e-bike. Un’altra misura adottata è stata quella di stimolare i Comuni stessi ad offrire degli aiuti economici». Lugano aveva iniziato a elargire sussidi nel 2011, ma ha poi smesso nel 2014, poiché, ricorda Marco Hubeli, direttore della divisione pianificaz­ione

ambiente e mobilità di Lugano, «era un periodo in cui la città era confrontat­a con un problema finanziari­o e, visto il successo che stavano avendo le e-bike, non c’era più bisogno di incentivar­e direttamen­te il loro acquisto». La decisione non ha però fatto piacere a Pro Velo. «La soppressio­ne degli aiuti a Lugano – riprende

Vitali – non è stata apprezzata dalla nostra associazio­ne: riteniamo che altre città ticinesi, come Bellinzona e Locarno, si stiano muovendo già da anni in maniera più accorta nei confronti della mobilità lenta». In Ticino sono oggi una ventina i Comuni che offrono un contributo finanziari­o per l’acquisto delle e-bike.

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Nel 2006 erano l’1% delle vendite, l’anno scorso il 26 per cento
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INFOGRAFIC­A LAREGIONE Rispetto al 2006, le vendite di biciclette a pedalata assistita sono 30 volte superiori

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