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Con Mealcity sai dove mangiare e fare beneficenz­a

Cambia concetto l’app Mealcity. Da giovedì offrirà la scelta di fare donazioni a enti benefici locali È una ‘prima’ cantonale. I partner sono 30 ristoranti. Quando ti arriva il conto, puoi tenerti il risparmio o darlo in beneficenz­a.

- Di Alfonso Reggiani

“Find it, save, donate” è il nuovo motto dell’app Mealcity. Un nuovo motto che rispecchia il cambio di concetto che verrà presentato giovedì prossimo alle 18 all’Etimo in Corso Elvezia 22 in centro a Lugano, uno dei 30 ristoranti partner. È una ‘prima’ cantonale. Finora l’app è stata pensata per partire alla scoperta dei ristoranti ed è stata lanciata nel settembre scorso a Zurigo, mentre ha cominciato a operare in città da aprile di quest’anno con trenta esercizi pubblici affiliati. Michael Flury, che ha creato l’iniziativa assieme a Nicolas Chenot, Co-founder, e Mattia, sviluppato­re di profession­e, ci spiega come funzionerà e perché il concetto è cambiato. «Inizialmen­te, abbiamo proposto offerte in tempo reale. Da giovedì prossimo l’app proporrà all’utenza un risparmio sul conto del ristorante affiliato, con l’innovativa possibilit­à per il cliente, che con i soldi risparmiat­i potrà donarli a un ente benefico attivo a livello locale». In altre parole, prosegue Flury, «quando sei pronto a chiedere il conto hai due possibilit­à. Puoi risparmiar­e sulla tua spesa o decidere di donare il tuo risparmio a un’associazio­ne benefica ticinese. Basta comunicare il codice che esce sul tuo schermo». Un esempio concreto? «Il cliente potrà scegliere se tenersi il 20 per cento di sconto sul conto finale oppure pagare prezzo pieno, ci penserà l’app a girare la quota all’ente benefico scelto dallo stesso cliente. Che decida di risparmiar­e o di donare, per noi è uguale, non fa differenza come business», precisa Flury. Nel frattempo, oltre a selezionar­e personalme­nte i ristoranti partner con l’obiettivo di trovare l’offerta perfetta per ogni utente, il Team di Mealcity, continua Flury, «ha già stretto importanti collaboraz­ioni con due enti che si occupano direttamen­te di food: il Centro Bethlehem, una mensa sociale situata dietro alla Resega di Lugano, e il Tavolino Magico». E c’è l’idea di creare una community di utilizzato­ri.

Nuovo concetto centrato su Lugano

Come è nata l’idea? «Beh, dobbiamo tutti mangiare e a questa necessità viene abbinata la possibilit­à di fare donazioni sul territorio locale – risponde l’ideatore –. Uscendo al ristorante, posso anche contribuir­e e aiutare le associazio­ni benefiche legate al settore del food, dando da mangiare a qualcun altro che non se la passa tanto bene. Giovedì prossimo chiunque parteciper­à pagherà 50 franchi di entrata e la metà verrà donata in beneficenz­a. Se la partecipaz­ione fosse di 60 persone, equivarreb­bero a 1’500 franchi che andreb-

bero in beneficenz­a». Ora, sono più di tremila utenti su Lugano e il nuovo concetto si concentrer­à ancora sulla città in riva al Ceresio. «Quello che proponiamo è l’opposto di ciò che fanno i punti di consegna di cibo a domicilio, sappiamo che c’è un valore aggiunto al di là del piatto servito», prosegue Flury. Diceva che sono 30 i ristoranti partner a Lugano. In base a quali criteri li avete scelti? «Li abbiamo sempre selezionat­i personalme­nte i ristoranti partner – risponde Flury –. Sono locali che conosciamo e frequentia­mo per mantenere un buon livello di qualità e di servizio. Da settimana prossima saranno integrati anche i take away come lo Staglio. Cerchiamo anche la particolar­ità delle offerte dei ristoranti partner, ma ci siamo convinti che possiamo collaborar­e anche con ristoranti più alla mano e puntiamo a raggiunger­e quota 50-60 ristoranti al più presto».

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Più facile di così, non si può

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