laRegione

‘L’indotto è grande, dev’essere di tutti’

Moon & Stars presenta i numeri del successo; Alain Scherrer rassicura gli esercenti Presto un incontro tra il sindaco e i 30 firmatari, perché ‘l’indotto di Moon and Stars vada a beneficio di tutti’

- di Beppe Donadio

Nel giorno della conferenza stampa di Moon & Stars, il sindaco Alain Scherrer rassicura gli esercenti di Piazza Grande e dintorni insorti per il calo della cifra d’affari. Presto l’incontro.

«Lei non sa quanto preferirei parlare di musica», ci dice Alain Scherrer, lasciando Palazzo Marcacci in veste di sindaco di Locarno e non di frontman. Lo fa al termine di una conferenza stampa di Moon & Stars dai toni e dai contenuti (per i numeri, vedere a fianco) trionfalis­tici alla quale ha preso parte anche il malumore degli esercizi pubblici di Piazza Grande e dintorni, sotto forma di lettera di protesta con 30 firme (cfr. ‘laRegione’ di ieri), giunta a destinazio­ne. «Una lettera spedita prima alla stampa che al Municipio», dice Scherrer, che avrebbe preferito il contrario. «Ma non possiamo sottacere alle critiche, il consenso non è assoluto», dice esulando per un tempo assai ampio dai compliment­i al Ceo di Energy Gruppe Schweiz Dani Büchi e al resto di ‘Moon & Stress’ (com’è chiamato nei corridoi), inclusa l’Organizzaz­ione turistica Lago Maggiore e valli, che ha le fattezze di Benjamin Frizzi. Giustifica­ndo come inevitabil­i parte dei disguidi, per le migliaia di anime transitate in una città che non è proprio una metropoli, Scherrer ritiene necessario «sedersi ora a un tavolo e discutere attentamen­te sui contenuti delle critiche. Dal controllo del volume e dei rumori alla collaboraz­ione con gli esercenti perché il coinvolgim­ento sia totale. Il successo di uno, vissuto come penalizzaz­ione di altri non deve accadere».

Largo Zorzi sì, Largo Zorzi no

Il risultato di Moon & Stars è proiettato in sala. Il legame tra organizzaz­ione e ‘destinatio­n partner’ (Locarno) sembra così consolidar­si. «L’indotto di Moon and Stars è molto importante. Lavoreremo sul fronte delle collaboraz­ioni, per far sì che cresca a beneficio di tutti», dice Scherrer. Energy Gruppe Schweiz, dal canto suo, arriva in sala preparata, includendo nei risultati anche il gradimento di quegli esercenti che, al contrario dei 30 firmatari, ritengono che questa versione di open air gli abbia risolto il problema dei vuoti durante le 2 ore di concerto. Sul tema Piazza Piccola, Büchi dichiara di essere «deluso da quanto ho letto, non abbiamo mai detto di no a nessuno», ricordando che per completare il catering in Largo Zorzi, Energy è dovuta ricorrere a realtà asconesi. Dov’è, dunque il punto? C’era possibilit­à di esserci e non si è voluto? Oppure la porta era chiusa? Di certo c’è quella Città Vecchia lasciata al buio. Percorsi mirati per dirottare turisti anche lì? È una possibilit­à, per Scherrer, che soluzioni immediate, a poche ore da quella lettera, non ne ha. «Mi sembra si stia cercando il pelo nell’uovo» gli fa eco Büchi. Che conferma di essere «qui, come 2 anni fa, aperto a tutti per portare a Locarno anche 1 milione di persone».

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TI-PRESS Locarno by night

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