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Minaccia totale

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Washington – L’offensiva commercial­e di Donald Trump contro Pechino non si ferma, con il presidente che minaccia di giocare l’arma più letale: imporre dazi su tutti i prodotti ‘made in China’ importati negli Stati Uniti. Un insieme di beni che ammonta a oltre 500 miliardi di dollari. «Sono pronto», ha detto in un’intervista televisiva, «non lo faccio per ragioni politiche ma perché è la cosa giusta per il nostro Paese. Per troppo tempo siamo stati raggirati». Non è finita qui. Tornato a criticare la Fed per la decisione di alzare i tassi di interesse, Trump ha attaccato Pechino anche sul fronte dei cambi, accusandol­a insieme all’Europa di manipolare yen ed euro a svantaggio degli Usa. Un dollaro troppo forte – ha detto – danneggia l’economia Usa penalizzan­done le esportazio­ni. L’amministra­zione Trump nelle ultime settimane ha già varato i dazi su acciaio e alluminio e deciso tariffe su prodotti ‘made in China’ per altri 50 miliardi di dollari, preparando un nuovo elenco di altri beni che potrebbero essere colpiti per un valore di 200 miliardi. Ora la minaccia più grande: imporre dazi su ogni dollaro di merce cinese che entra negli Usa. Gli osservator­i avvertono: il pericolo è quello di un’escalation che porti Pechino a colpire per rappresagl­ia le aziende americane in Cina, o addirittur­a la fetta consistent­e di debito pubblico americano in mano cinese.

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