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Autosilo a Locarno Monti, ‘è recupero paesaggist­ico’

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L’importanza del concorso per la riqualific­a di uno spazio pubblico. È questo il concetto più ripetuto ieri durante la presentazi­one del progetto vincente di nuovo autosilo a Locarno Monti. È stato sottolinea­to sia da Felix Wettstein, architetto e membro della giuria, sia dal suo collega Michele Arnaboldi, vincitore, con “Baldassare”, del concorso indetto dal Municipio. “Baldassare” «è prima di tutto il recupero di un paesaggio degradato, andato perso», ha detto Arnaboldi. «L’autosilo non poteva essere un edificio perché in quello spazio pubblico a comandare è la chiesa». Un contesto che l’architetto ha deciso di valorizzar­e «tematizzan­do il terrazzame­nto storico del pendio», come rilevato da Wettstein. Un’idea, questa, che ha contribuit­o a far pendere la bilancia verso “Baldassare” piuttosto che su “A posto lì”, la proposta dello Studio Snozzi Groisman & Groisman arrivata “in finale”. Wettstein che come accennato ha pure sottolinea­to l’utilità di un «confronto di idee, in giuria, anche per un lavoro di questo genere: porta a discussion­i interessan­ti e a risultati di qualità». In concreto, l’autosilo conterà 73 posti auto su 3 livelli (separati per residenti e ospiti e distinti fra lunga e corta-media durata) e costerà circa 4 milioni di franchi. Costo che non si avvicina neppure ai 2,6 milioni messi come tetto massimo dal Consiglio comunale: «Ma quella – ha notato il sindaco Alain Scherrer – era una cifra non realistica, tant’è vero che tutti i progetti in gara costano sui 4 milioni». D.MAR.

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TI-PRESS ‘Baldassare’, di Michele Arnaboldi

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