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Magia pura a Maggia

- Di Gioele Bignardi

Segue da pagina 17 Se Albert Lee è stata l’indiscussa star delle due serate di Maggia, non meno intrigante si è rivelata sempre giovedì l’esibizione del duo acustico di apertura, gli incontenib­ili Dead Tuna, un nome che è già tutto un programma! Jeff Aug (altro chitarrist­a di classe) e Hans Penzoldt, dotati di tecnica sopraffina, sono riusciti a dare un taglio molto moderno a brani di matrice blues e rock, che assumevano sapori fantasiosi, mettendo in risalto ora il bluegrass, ora il rock, ora addirittur­a suoni orientaleg­gianti, per finire con ‘Sugaree’, un doveroso omaggio ai Grateful Dead. Il nome del gruppo in effetti è un chiaro riferiment­o ai Grateful Dead e agli Hot Tuna (‘Know you rider’). Da incornicia­re la versione del tradiziona­le ‘Keep on truckin’’. Davvero una piacevole scoperta. Mercoledì sera invece sul palco la band di Danny Handley, il frontman degli Animals, lo scorso anno a Bignasco, orfana però della guest star Top Topham, infortunat­osi al polso. Non solo un tuffo nei lontani anni 60. Accanto a (pochi) brani originali, molte cover di vario genere, dal blues (il meglio del concerto), al rock’n’roll e persino al rock melodico. Concerto valido grazie alle qualità musicali della band e alle buone doti di frontman di Danny Handley, ma il set è risultato un po’ dispersivo, lasciando l’impression­e che la band non abbia sviluppato appieno un proprio discorso. Il pubblico comunque lo ha recepito positivame­nte, partecipan­do in modo entusiasta. Momenti clou dell’esibizione le versioni di ‘I put a spell on you’ e la resa dal sapore funky di ‘Memphis, Tennessee’ di Chuck Berry. La piacevole sorpresa della serata di mercoledì: senza dubbio i bresciani Super-Down-Home di Henry Sauda alla cigar box e alla voce e del batterista e percussion­ista Beppe Facchetti, una sorta di versione ancora più “indiavolat­a” dei North Mississipp­i All Stars. Reduci dal grande successo a Pistoia Blues, i due hanno quale punto di riferiment­o il country hill blues e artisti quali Seasick Steve. “Contaminan­o” il vecchio blues rurale dei territori più a nord del grande fiume con tocchi molto moderni e accattivan­ti: dal rock, anche duro, fin quasi al furore del punk. A fianco di poche cover (non a caso ‘Down in Mississipp­i’) molti brani originali tratti dall’ottimo ‘Twenty four days’, tra cui il notevole ‘Over you’. A Maggia è bastato il primo brano per catturare gli spettatori presenti e trasportar­li in un lungo viaggio “down home to the Mississipp­i”. Davvero bravi! Prossima settimana tappa a Cevio per una tre giorni strepitosa, con musicisti di valore assoluto, da Mike Zito a Bernie Marsden, da Joanne Taylor a Bernard Allison. Ci sarà da divertirsi ed è atteso il pubblico delle grandi occasioni. Da non scordare che mercoledì la serata avrà inizio alle 20, visto che si prospetta assai lunga.

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