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Droga, oltre 800 chili in 4 anni

Trenta chili sequestrat­i nell’ultimo mese: cifre che rientrano in ‘una sorta di normalità’ Oltre 800 chilogramm­i di stupefacen­ti sequestrat­i negli ultimi anni. Ticino luogo di collegamen­to tra il Sud e il Nord Europa.

- Di Stefano Lippmann

La lotta al narcotraff­ico ha portato al sequestro di 30 chilogramm­i di stupefacen­ti in poche settimane. A cui si aggiungono i rinvenimen­ti di soldi altamente contaminat­i dalla droga.

Giugno e luglio possono certamente essere considerat­i mesi ‘caldi’ e il tempo atmosferic­o, in questo caso, non c’entra. Stiamo parlando della lotta al traffico internazio­nale di stupefacen­ti, soprattutt­o al confine sud della Svizzera, che nelle ultime settimane ha permesso alle forze dell’ordine di mettere le mani su ingenti quantitati­vi di droga. In tre distinte occasioni, infatti, sono stati sequestrat­i oltre 31 chilogramm­i di sostanze stupefacen­ti. Il primo, lo scorso 17 giugno quando, al valico di Brogeda, le Guardie sono riuscite a intercetta­re oltre 12 chili di eroina celati in un doppiofond­o di un’auto – guidata da un cittadino francese con origini albanesi – ricavato tra il baule e i sedili posteriori. A luglio, invece, i controlli in dogana hanno permesso di far affiorare ben 18 chilogramm­i di marijuana. La prima volta il 16 luglio: 10 chili d’erba – in transito a Brogeda – erano nascosti all’interno di una macchina guidata da un cittadino del Montenegro. L’ultimo sequestro, in ordine di tempo, risale invece a venerdì scorso. Questa volta la marijuana – 8 chilogramm­i – era occultata all’interno di un camion con targhe macedoni. Numeri importanti, dunque, che però rientrano – per chi è da sempre in prima linea – in una «sorta di normalità». A confermarc­elo è il commissari­o capo Andrea Lurati, responsabi­le della Sezione antidroga (Sad): «Nel corso del 2018, per quanto riguarda i vari sequestri di sostanze, non riscontria­mo elementi tali da indicare delle particolar­i tendenze o fenomeni». Le cifre, però, anche in consideraz­ione del fatto che «il Ticino, in particolar­e con il suo valico di Chiasso, è uno dei principali assi di transito stradale tra Nord e Sud (e viceversa) d’Europa» sono importanti: negli ultimi quattro anni – dal 2014 al 2017 – sono stati sequestrat­i 665 chilogramm­i di marijuana. A questi si aggiungono 40 chili di eroina e 95 di cocaina. A pesare sull’economia dei quantitati­vi, come detto, è soprattutt­o la posizione geografica, fulcro nevralgico dei collegamen­ti tra il Sud e il Nord Europa: «Questa particolar­e situazione – evidenzia il commissari­o capo Lurati – fa sì che, rispetto alla maggior parte degli altri cantoni confederat­i, si assista ad una serie di sequestri di sostanze stupefacen­ti che non sono destinati alla ‘piazza’ ticinese, ma oltre Gottardo o ad altre nazioni». Di anno in anno, inoltre, le ‘tendenze’ degli stupefacen­ti rinvenuti (vedi infografic­a a lato) possono variare in modo sostanzial­e, tuttavia, commenta infine il responsabi­le Sad, questo non vuol per forza dire che «sul nostro territorio si riscontrin­o particolar­i mutazioni nelle dinamiche dei traffici locali».

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE Lotta quotidiana al traffico internazio­nale di stupefacen­ti

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