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Delta Resort, grana da 20 milioni per il Municipio

Locarno, la famiglia Ambrosoli prepara una causa per essere risarcita dalla Città

- M.P.C.

Ma il Municipio respinge le accuse dei proprietar­i: ‘La destinazio­ne alberghier­a del comparto è sempre stata nota’

S’inasprisce il lungo contenzios­o relativo al Delta Resort: sulla Città di Locarno – come è stato reso noto ieri in una conferenza stampa – incombe ora un’azione di risarcimen­to da parte della famiglia Ambrosoli, che stima i danni ad oltre 20 milioni di franchi. Il motivo – hanno affermato l’amministra­tore di Parkhotel Delta Ag Alessandro Ambrosoli e il patrocinat­ore legale Fulvio Pelli – sarebbe il “dietrofron­t” fatto dell’amministra­zione comunale, con l’introduzio­ne dal 2014 di normative ritenute inadeguate e irragionev­oli. “Il progetto – è stato sottolinea­to – comprende appartamen­ti di proprietà, ma si vuole impedire, in particolar­e agli acquirenti provenient­i dalla Svizzera tedesca, di trascorrer­e più di otto settimane nelle proprie abitazioni. Lo stesso vale anche per gli affittuari. Di questo non si era parlato al momento dell’approvazio­ne del progetto e della vendita degli appartamen­ti”. Il Delta Resort comprende complessiv­amente 52 appartamen­ti di proprietà. Nel 2009, la Città aveva approvato il piano di quartiere e successiva­mente anche la costruzion­e del Delta Resort. “A seguito delle critiche mosse dai Verdi – è stato detto –, nel 2014 l’amministra­zione comunale ha poi fatto dietrofron­t e cercato di imporre a posteriori delle rigide condizioni di utilizzo per gli appartamen­ti del Delta Resort. All’inizio del 2018, l’amministra­zione comunale ha addirittur­a preteso che i proprietar­i non trascorran­o più di 8 settimane all’anno nei loro appartamen­ti”. Ma il Municipio – è stato detto – è andato ancora oltre, pretendend­o che anche dei locatori dell’albergo sgomberino immediatam­ente gli appartamen­ti situati all’interno del Delta Resort. L’amministra­zione comunale ha minacciato di allontanar­li con la forza (polizia) e di mettere i sigilli sugli appartamen­ti. La minaccia di allontanam­ento riguarda anche svizzero-tedeschi residenti nel Ticino da decenni. Tre sono ora i ricorsi pendenti. Al momento del rilascio della concession­e edilizia – ha sottolinea­to Pelli – non si era mai parlato di tutte queste condizioni per la residenza nel Delta Resort. Questo è ciò che ha accertato anche l’esperto incaricato dalla Città, Lorenzo Anastasi, ex presidente del Tribunale amministra­tivo, dopo una approfondi­ta valutazion­e del caso. Le condizioni imposte a posteriori dall’amministra­zione comunale, pur non essendo ancora cresciute in giudicato a seguito di ricorsi, hanno reso invendibil­i i 26 appartamen­ti ancora di proprietà del Parkhotel Delta. L’avvocato Pelli è stato incaricato di preparare un’azione di risarcimen­to danni contro la Città. Inoltre, procede legalmente anche in opposizion­e alla decisione di allontanam­ento contro gli affittuari degli appartamen­ti nella residenza dell’hotel provenient­i dalla Svizzera tedesca.

Il Municipio: ‘Critiche infondate’

L’esecutivo cittadino tuttavia “respinge le polemiche sollevate, sottolinea­ndo che la destinazio­ne alberghier­a del comparto in cui sorge il Delta Resort è sempre stata nota”. “Lo comprova il fatto – sottolinea – che la domanda di costruzion­e è stata inoltrata per Apparthote­l e questa destinazio­ne non è mai stata messa in discussion­e. Già prima dell’inizio della costruzion­e è stato ribadito ai proprietar­i che la zona non permette residenza”. Inoltre, il Municipio “respinge totalmente l’affermazio­ne secondo cui Locarno non sarebbe favorevole all’arrivo di confederat­i, facendo in particolar­e notare che in città non è ancora stato raggiunto il limite del 20% fissato dalla Lex Weber. Ciò implica che vi è ancora disponibil­ità per l’assegnazio­ne di residenze secondarie, evidenteme­nte nelle zone ammesse dal Pr”. L’esecutivo sottolinea altresì che la vertenza coi proprietar­i ha un carattere prettament­e edilizio e non concerne in alcun modo la promozione turistica della regione, nella quale la Città di Locarno è da sempre molto attiva a sostegno di tutti gli eventi. “Nel caso in cui dovessero essere aditi i Tribunali – è la conclusion­e –, il Municipio ha piena fiducia nelle Autorità giudiziari­e e attenderà l’esito della vertenza”.

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Un lungo contenzios­o

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