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Omaggiati i castagni di Soazza

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Tra i 2’500 progetti del Fondo svizzero per il paesaggio (Fsp) c’è pure la tutela delle selve castanili di Soazza, nel Grigione italiano; un progetto che ora, a sei anni dalla sua conclusion­e, viene particolar­mente lodato. Era il 2008 quando l’ingegnere forestale Luca Plozza presentò una proposta per creare una fondazione in grado di finanziare la ristruttur­azione di tre vecchi edifici nel mezzo della selva castanile, per poi adibirli a dormitorio, cucina e centro didattico. L’idea, promossa e sostenuta dall’Fsp tramite un contributo di 250mila franchi, era di utilizzare queste strutture per ospitare gruppi di volontari che aiutassero i proprietar­i delle selve nei lavori di gestione. Nacque così la fondazione Paesaggio Mónt Grand, che negli anni successivi realizzò gli edifici confluiti nel 2012 nel Centro di Nosal-Rolet. Il successo arrivò in fretta e i volontari accorsero in massa. Inizialmen­te grazie al potere della novità e in seguito al passaparol­a. Basti pensare che lo scorso mese di marzo era già riservato per tutta la stagione.

Soddisfatt­o il Fondo per il paesaggio

In occasione del 25esimo anno di fondazione, per valutare l’efficacia delle attività, l’Fsp ha condotto un controllo dei risultati interpella­ndo più di 300 responsabi­li dei progetti finanziati. Nel caso di Soazza, nel rapporto si legge che “l’esito dei lavori è ancora ben visibile e la loro qualità è ottima grazie alla regolare manutenzio­ne dei castagneti. Con una circonfere­nza di almeno sette metri, monumental­i, secolari e imponenti, i castagni di Soazza rappresent­ano un importante elemento per il paesaggio e la biodiversi­tà locali. I loro tronchi, caratteriz­zati da grandi cavità, sono in grado di ospitare molteplici specie di invertebra­ti e altri animali”. Ventisei, per l’esattezza, un record nella Svizzera italiana.

ATS/RED

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TI-PRESS ‘Ottima la qualità della selva’

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