Tutti sconnessi, sorride solo l’Azienda elettrica di Massagno. Ma nessun allarme rosso
Un ‘clic’, improvviso, e tutto si spegne: schermo nero, telefoni fuori uso, luci off, condizionatori kaputt. Sono quasi le 10.45 e tutto il Luganese (ad eccezione dei Comuni allacciati all’Azienda elettrica di Massagno) è... al buio e al caldo. Sconnessi dalla rete, scollegati dal resto del mondo. Quarantacinque minuti circa, quelli della panne elettrica di ieri, che hanno comportato una serie di disagi a quanti, in tempi di vacanza, sono ancora in città: uffici paralizzati, strade anarchiche, negozi, fra i più piccoli, preoccupati per la conservazione delle derrate alimentari. E che qualcosa non stava funzionando nel verso giusto lo si è soprattutto avvertito ai semafori dove la Polizia comunale di Lugano ha prontamente attivato una quarantina di agenti per facilitare la gestione del traffico (automobilisti peraltro, prima del loro arrivo, che si sono subito mostrati attenti e diligenti alle basilari regole della precedenza). «Non è stato lanciato alcun allarme rosso – ci ha spiegato il comandante dei Civici Pompieri di Lugano, Mauro Gianinazzi –. I nostri interventi si sono limitati al salvataggio di persone intrappolate negli ascensori e al supporto, attraverso il nostro generatore, della Centrale operativa della Polizia cantonale».
La Posta centrale chiusa per oltre
un’ora e mezza
Disagi di portata contenuta anche nei principali esercizi pubblici e commerciali dell’agglomerato. «Ben poco da segnalare – ci fanno sapere dalla Posta –, facciamo capo alla rete di approvvigionamento pubblica: non abbiamo sistemi alternativi. I pochi inconvenienti registrati sono stati affrontati con molta comprensione dalla clientela». Il riferimento è in particolare alla Posta centrale di Lugano: gli sportelli sono rimasti chiusi fino alle 12.25 a causa del collasso di un server. E mentre la Manor si è trincerata dietro un «no comment», nessun problema maggiore né al centro commerciale Lugano Sud («abbiamo dei generatori»), né alla Migros: «Sono stati seguiti i piani di emergenza già collaudati – spiega il portavoce –, le casse delle filiali di Agno, Savosa e Lugano centro sono state fuori servizio, ma il problema è presto rientrato». Un po’ di più hanno dovuto pazientare infine alcuni utenti dei servizi amministrativi della Città: gli ultimi server sono stati riavviati a metà pomeriggio. «Abbiamo dei sistemi di continuità, che sono stati tuttavia spenti quando ci siamo resi conto che il blackout era più lungo di quelli a cui siamo abituati – chiarisce il capodivisione Informatica Enrico Gulfi –, si tratta di una precauzione affinché i dati non vadano persi».