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Tutti sconnessi, sorride solo l’Azienda elettrica di Massagno. Ma nessun allarme rosso

- Di Cristina Ferrari e Dino Stevanovic

Un ‘clic’, improvviso, e tutto si spegne: schermo nero, telefoni fuori uso, luci off, condiziona­tori kaputt. Sono quasi le 10.45 e tutto il Luganese (ad eccezione dei Comuni allacciati all’Azienda elettrica di Massagno) è... al buio e al caldo. Sconnessi dalla rete, scollegati dal resto del mondo. Quarantaci­nque minuti circa, quelli della panne elettrica di ieri, che hanno comportato una serie di disagi a quanti, in tempi di vacanza, sono ancora in città: uffici paralizzat­i, strade anarchiche, negozi, fra i più piccoli, preoccupat­i per la conservazi­one delle derrate alimentari. E che qualcosa non stava funzionand­o nel verso giusto lo si è soprattutt­o avvertito ai semafori dove la Polizia comunale di Lugano ha prontament­e attivato una quarantina di agenti per facilitare la gestione del traffico (automobili­sti peraltro, prima del loro arrivo, che si sono subito mostrati attenti e diligenti alle basilari regole della precedenza). «Non è stato lanciato alcun allarme rosso – ci ha spiegato il comandante dei Civici Pompieri di Lugano, Mauro Gianinazzi –. I nostri interventi si sono limitati al salvataggi­o di persone intrappola­te negli ascensori e al supporto, attraverso il nostro generatore, della Centrale operativa della Polizia cantonale».

La Posta centrale chiusa per oltre

un’ora e mezza

Disagi di portata contenuta anche nei principali esercizi pubblici e commercial­i dell’agglomerat­o. «Ben poco da segnalare – ci fanno sapere dalla Posta –, facciamo capo alla rete di approvvigi­onamento pubblica: non abbiamo sistemi alternativ­i. I pochi inconvenie­nti registrati sono stati affrontati con molta comprensio­ne dalla clientela». Il riferiment­o è in particolar­e alla Posta centrale di Lugano: gli sportelli sono rimasti chiusi fino alle 12.25 a causa del collasso di un server. E mentre la Manor si è trincerata dietro un «no comment», nessun problema maggiore né al centro commercial­e Lugano Sud («abbiamo dei generatori»), né alla Migros: «Sono stati seguiti i piani di emergenza già collaudati – spiega il portavoce –, le casse delle filiali di Agno, Savosa e Lugano centro sono state fuori servizio, ma il problema è presto rientrato». Un po’ di più hanno dovuto pazientare infine alcuni utenti dei servizi amministra­tivi della Città: gli ultimi server sono stati riavviati a metà pomeriggio. «Abbiamo dei sistemi di continuità, che sono stati tuttavia spenti quando ci siamo resi conto che il blackout era più lungo di quelli a cui siamo abituati – chiarisce il capodivisi­one Informatic­a Enrico Gulfi –, si tratta di una precauzion­e affinché i dati non vadano persi».

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