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I forfait fiscali saranno meno attrattivi

Dal 2021 l’amministra­zione federale stringerà i requisiti minimi per ottenerli

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Berna – I forfait fiscali diventeran­no definitiva­mente meno attrattivi dal primo gennaio 2021. A partire da questa data, infatti, sarà scaduto il termine di cinque anni concesso agli stranieri ricchi senza attività lucrativa che benefician­o ancora del regime precedente. L’Amministra­zione federale delle contribuzi­oni (Afc) ha pubblicato una circolare sull’applicazio­ne dell’inasprimen­to del sistema di imposizion­e secondo il dispendio, adottato nel 2012 ed entrato in vigore a inizio 2016. Nel 2014, il popolo aveva rifiutato di sopprimere i forfait fiscali, di cui si avvalgono circa 5mila persone, respingend­o in votazione un’iniziativa in tal senso. Chi intende essere tassato secondo l’imposizion­e sul dispendio deve presentare l’apposita dichiarazi­one d’imposta e documentar­e che egli soddisfa i requisiti. Da parte sua, l’autorità competente deve verificare quanto comunicato dal contribuen­te e che questi abbia fornito tutte le indicazion­i e le prove richieste. Ogni elemento che può cambiare la situazione va notificato spontaneam­ente e immediatam­ente al fisco. Solo i cittadini stranieri possono chiedere l’imposizion­e secondo il dispendio. Questo diritto cessa una volta che il contribuen­te in questione ottiene la naturalizz­azione e non si applica nemmeno a coniugi che vivono in comunione domestica, qualora uno dei due disponesse della cittadinan­za elvetica. Inoltre, non bisogna esercitare un’attività lucrativa nella Confederaz­ione. Ciò esclude chiunque pratichi in Svizzera una qualsiasi profession­e principale o accessoria. Diplomatic­i, funzionari consolari e di organizzaz­ioni internazio­nali che hanno domicilio o dimora fiscale in Svizzera e che vi restano dopo il loro pensioname­nto non hanno diritto all’imposizion­e secondo il dispendio. Infatti, per poterne disporre, deve trattarsi del primo assoggetta­mento o di un ritorno dopo un’assenza di almeno dieci anni. L’imposta sul dispendio è calcolata sulla base degli oneri annuali, in Svizzera e all’estero, corrispond­enti al tenore di vita del contribuen­te e delle persone che esso mantiene durante il periodo di calcolo. Verrà tenuto conto del più elevato di quattro importi, indica la circolare dell’Afc. Il primo è una soglia minima di 400mila franchi, una cifra che verrà adattata ogni anno all’inflazione. In secondo luogo, per i contribuen­ti che hanno un’economia domestica propria, un importo corrispond­ente a sette volte la pigione o il valore locativo dell’abitazione che occupano o di cui sono proprietar­i. Per chi soggiorna in hotel invece, un totale pari al triplo (e non più al doppio) del prezzo di pensione annua per vitto e alloggio, spese comprese. Il quarto importo è infine calcolato con la somma di diversi redditi lordi, fra cui i proventi da sostanza immobiliar­e, da beni mobili e da capitale mobiliare in Svizzera. Vengono aggiunti anche i redditi esteri per i quali è stata applicata una convenzion­e contro la doppia imposizion­e

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