‘Non possiamo dormire sugli allori’
Tenero – Obiettivi agonistici a parte, qual è la sfida più importante e impellente per Swiss Athletics? «Ora importante è sviluppare una dinamica di lavoro che permetta ai giovani di maturare e crescere sul piano sportivo – sottolinea Peter Haas –. Dobbiamo muoverci con gli allenatori per individuare il più presto possibile potenziali talenti: lo stiamo facendo anche qui a Tenero, dove sono presenti diversi allenatori che fungono da “scout”. Dopo gli anni in cui i big si chiamavano Bucher e Weyermann, c’è stata una sorta di buco, colmato solo di recente con le varie Kambundji e Sprunger. In quegli anni abbiamo perso terreno un po’ in tutte le discipline. Non possiamo dormire sugli allori vivendo di rendita in attesa che sbocci un altro fenomeno: dobbiamo lavorare con la base e coltivarla in modo costante. Lo stiamo appunto facendo, anche con il Cat, il Centro di allenamento dell’atletica ticinese a Tenero (alla cui testa c’è Francesco Bernasconi, ndr). Ovunque portino le strade dei giovani talenti, dobbiamo sostenerli nel miglior modo possibile. Come è stato il caso per Ricky Petrucciani, con cui abbiamo trovato una soluzione ideale per assecondare la sua scelta di studiare a Zurigo. Lo stesso faremo anche per Emma Piffaretti, sia che scelga di restare in Ticino, sia che vada a Losanna piuttosto che a Zurigo». E di sostegno si parla pure a livello di infrastruttura. In questo senso si inserisce alla perfezione la nuova pista di atletica in erba naturale, una prima svizzera, costituita da 130 m a 6 corsie che permetterà ai frequentatori del Cst di allenarsi in condizioni ideali in modo più sostenibile per le articolazioni e per l’apparato locomotore. M.I.