‘Ci sono dei debiti’: 1,7 milioni per la depurazione
«In cinque anni con la loro Giunta ci saremo visti due volte...». Non nasconde un certo distacco verso le vicende di Campione d’Italia il sindaco di Lugano Marco Borradori. «Non sono proprio un ‘fan’ dei casinò, posso immaginare che il nostro a Lugano potrebbe avere qualche cliente in più, ma non me ne intendo molto. Poi, certo, non il Casinò ma il Comune di Campione ha dei debiti verso di noi». La cifra in questione, non proprio esigua, riguarda principalmente la depurazione delle acque nell’impianto di Bioggio. Il Comune di Campione ha debiti col Comune di Lugano che stanno avvicinandosi ai 2 milioni di franchi. «Al 31 dicembre 2017 erano circa 1,7 milioni» spiega Giorgio Colombo, capo della Divisione affari giuridici della Città di Lugano. «Qualche giorno fa ci ha scritto il Commissario che ha assunto l’amministrazione di Campione d’Italia: i fornitori sono chiamati a notificare i loro crediti entro circa metà settembre, con la somma dovuta al 31 dicembre scorso». Se i soldi da Campione non dovessero arrivare Lugano potrebbe ‘tagliare i tubi’? Lugano è in una posizione un po’ scomoda, ci ricorda Colombo. Ha dovuto allacciare Campione come ‘intermediario’ non potendo, per ragioni legali, l’Enclave italiana aderire direttamente al Consorzio depurazione. «Inoltre, se chiudessimo i tubi, Campione riverserebbe liquami nel lago...». Acque peraltro provenienti pure dalle frazioni luganesi di Pugerna e Caprino. Qualche fornitore potrebbe invece decidere di tagliare il servizio, essendoci in ballo fatture scoperte per un altro milione di franchi fra rifiuti, navigazione e altre voci.