‘Grazie per quello che sei stata’
Il sindaco Emilio Taiana: ‘È stata vittima della sua generosità’. Il ricordo dei familiari, di don Patelli e don Frank: ‘Sapeva trarre gioia dalle piccole cose’.
Ultimo e commosso saluto a Maria Pia, la 81enne di Caslano uccisa nella sua villa dal nipote la notte del 6 luglio. Ieri, nella chiesa gremita di San Cristoforo, l’ex parroco don Gianpaolo Patelli nella sua omelia in memoria dell’anziana, amata da tutti nel suo Comune del quale era patrizia, si è così espresso: “Si sta male di fronte alla morte, fa più male quando arriva inaspettata, quando non c’è nessuna spiegazione dal profilo umano. Nonostante ciò, la morte non ha l’ultima parola: non scompare nessuno con la morte. Per noi che abbiamo fede sappiamo che è un passaggio a una nuova vita. Maria Pia non è scomparsa”. L’ex parroco Patelli, oggi in pensione, e il parroco don Frank hanno ricordato che Maria Pia sapeva trarre gioia dalle piccole cose. Cantando con gioia nel coro e con la poesia. Quel coro della chiesa, oggi orfano della voce dell’anziana, ha reso omaggio alla sua concittadina con l’esecuzione di numerosi brani. “Maria Pia è sempre stata disponibile con tutti – hanno ricordato i figli e i familiari – e di buon cuore”. L’omelia si è svolta sia in lingua italiana sia tedesca, dal momento che i familiari provengono dalla Svizzera interna, ma hanno comunque “Caslano nel cuore”. ‘Ul nos paes’ s’intitola una delle poesie di Maria Pia. E ieri ‘ul paes’ si è stretto con commozione e solidarietà attorno all’amata concittadina. “Per essere uniti nell’amore e nel perdono”, come ha sottolineato don Patelli. Don Frank ha evocato, rivolgendosi agli abitanti convenuti nella chiesa di San Cristoforo, forza, pace e speranza. E poi l’invito “a non giudicare”, chiaro riferimento al delitto. Infine, un ringraziamento è venuto dalle parole di don Frank all’anziana, della quale ha tracciato un ritratto mettendo in risalto le qualità del suo animo: “Grazie per quella che sei stata e arrivederci”. Anche il sindaco di Caslano, Emilio Taiana ha espresso parole in memoria della concittadina, facendosi portavoce di un intero paese scosso e incredulo per la tragedia. E ha detto che è “stata vittima della sua generosità” e che l’epitaffio dovrebbe recitare “morta perché troppo buona”. Un saluto commosso anche dal presidente della Corale di Ponte Tresa. Il coro le ha dedicato e ha intonato il brano da lei più amato, ‘La Madonnina dai riccioli d’oro’. Intanto, dal profilo dell’inchiesta penale proseguono gli interrogatori dell’autore reo confesso del delitto, il nipote 23enne che, sollecitato dagli inquirenti, sta ricostruendo passo a passo l’intero e inspiegabile piano criminale messo in atto la notte del 6 luglio.