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Porsche Cayenne

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La motorizzaz­ione di base, nei listini delle Case, spesso può apparire soprattutt­o come il mezzo per consentire il prezzo di ingresso allettante. Eppure, la Cayenne “standard” protagonis­ta di questo test pare smentire il dubbio, mostrando forse proprio il contrario. È vero che l’esemplare ha una “dote” particolar­mente ricca, specie sul piano tecnico, con aggiunte di opzioni per un totale di 36mila franchi che ne innalzano il prezzo finale di quasi 14mila franchi oltre il listino della prestante S con 100 cv in più; ma per quanto singolare possa apparire il rapporto tra motorizzaz­ione e dotazione dell’esemplare in questione, i vantaggi appaiono ben superiori rispetto alle rinunce. Che sono poche e presto illustrate: il mordente prestazion­ale, naturalmen­te, non allo stesso livello della variante superiore – ma, come vedremo, non si “soffre” poi troppo al volante –, mentre sul piano commercial­e la realtà di un allestimen­to unico che tenderà a perdere più valore nel tempo rispetto a personaliz­zazioni di dotazione più standardiz­zate. Basteranno dunque 340 cavalli per conferire la necessaria verve sportiva alla Cayenne, SUV imponente coi suoi 4,92 metri e 2 tonnellate di peso? Pochi km e si scopre che la spinta nella schiena in accelerazi­one piena è già dell’intensità corretta per aderire alle aspettativ­e in questione. Cosa si perde rispetto ad una “classica” S? 1 secondo nello scatto ai 100 km orari da fermo, circa 5 secondi per raggiunger­e i 200 km orari ed una ventina di km/h di velocità massima, comunque a quota 245 km/h. Al di là dei numeri, pur evidenti, la Cayenne V6 standard è più che soddisface­nte anche quando se ne impegna la meccanica con intensità. Semmai, è il suono del propulsore a risultare meno coinvolgen­te; si guadagna il sibilo della singola turbina, si perde la tonalità più acuta e metallica del V6 della S e la stessa erogazione appare più lineare e meno personale. Ma in definitiva, il 3.0 da 340 cavalli si lascia promuovere con facilità.

La Cayenne di prova è attrezzata al meglio per tradurre spinta del propulsore e voglia di pilotare

La Cayenne di prova è peraltro attrezzata di tutto punto per tradurre al meglio sia la spinta del propulsore sia la voglia di pilotare: restando sulle dotazioni tecniche, fanno una reale differenza nell’esperienza d’uso le sospension­i pneumatich­e con regolazion­e dell’assetto PASM, il sofisticat­o controllo attivo del rollio in curva (PDCC) e l’asse posteriore sterzante, dotazioni irrinuncia­bili – al contrario di cavalli e coppia supplement­ari – per apprezzare il reale potenziale dinamico del SUV tedesco e, più in generale, della conduzione attiva di alto livello. Ci si ritrova infatti ai comandi di una vettura quanto mai raffinata: reattiva e rapida nei cambi di direzione con una motricità già elevata che beneficia dei movimenti praticamen­te assenti del corpo vettura; il sottosterz­o è virtualmen­te assente, le ruote sterzanti posteriori chiudono la traiettori­a nelle volte più strette, cui si aggiunge l’azione del differenzi­ale posteriore autoblocca­nte a controllo elettronic­o. Ci si muove a gran ritmo con gran efficacia, facilità e precisione, anche con sospension­i in modalità standard che offrono già un molleggio piuttosto sportivo, seppur confortevo­le; la modalità S+ è ideale sull’asfalto particolar­mente regolare e levigato. Lo sterzo è preciso: da tradizione Porsche morde subito per poi rivelarsi più progressiv­o, ma sulla Cayenne così attrezzata è diretto e richiede rotazioni sempre contenutis­sime. L’impianto frenante è standard, ma complici le ruote da 21” garantisce mordente e spazi di arresto sempre ridotti: frenare, ai comandi di una Porsche, aggiunge sempre un bel “plus” alla qualità della guida. Ottime sensazioni vengono pure dalla trasmissio­ne automatica a otto marce, diretta in modalità sportiva e rapida in quella standard dove giusto a tratti, in ripresa, mostra un accenno di pigrizia nel passare al rapporto inferiore. Al capitolo consumi, l’eventuale serbatoio extra da 90 litri dura piuttosto a lungo, dato che nella media d’uso reale abbiamo facilmente registrato valori di 10,4 l/100 km. Quanto a comfort ed accoglienz­a, infine, non contando i cavalli anche questa Cayenne si accoda all’eccellenza offerta dal modello, fatta di silenzio, raffinatez­ze e tanta tecnologia di bordo impiegabil­e con facilità.

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L’ultima generazion­e del SUV tedesco mostra uno stile raffinato ed elegante, pur conservand­o la necessaria sportività
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L’abitacolo garantisce spazio ed accoglienz­a di qualità superiore
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Lo spaccato della meccanica di controllo attivo del rollio (PDCC)

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