Ozono, un luglio (quasi) sempre oltre i limiti
Due soli giorni nell’arco di un intero mese. Le cifre fornite dalle stazioni di rilevamento di Mendrisio e Chiasso – visibili sul sito dell’Osservatorio ambientale della Svizzera italiana
(www.oasi.ti.ch) – parlano chiaro: fatti salvi due giorni, per tutto luglio si è superato il limite di emissioni di Ozono. Limite imposto dall’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (Oiat) la quale prevede, appunto, che solamente una volta l’anno si possa superare il valore di 120 microgrammi per metro cubo. Come detto, nell’Alto e nel Basso Mendrisiotto – tranne il 21 e 22 luglio – le emissioni sono rimaste ben al di sopra della fatidica linea rossa e anzi, nella settimana appena trascorsa hanno quasi raggiunto il doppio di quanto consentito. Nello specifico, a Mendrisio si è toccato il picco massimo di 219 microgrammi per metro cubo giovedì scorso (217 rispettivamente 216 i due giorni precedenti). A Chiasso, invece, se ne sono registrati 208 mercoledì (e 201 giovedì come pure lo scorso 18 luglio). Una situazione che preoccupa – non solo il Mendrisiotto ma pure il resto del cantone – e che ha spinto i Verdi a chiedere che siano prese misure d’urgenza (vedi articolo a pagina 3).
Limitare l’attività all’aria aperta
Per proteggersi dallo smog estivo, il Gruppo operativo salute e ambiente del Dipartimento sanità e socialità spiega che la “regola principale è quella di limitare l’esposizione e l’attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, dalle 12 alle 16”. Manifestazioni sportive, escursioni e altre attività lavorative svolte all’aperto, inoltre, andrebbero programmate in modo che “gli sforzi fisici più intensi e prolungati vengano compiuti in prevalenza al mattino”. Senza dimenticare l’alimentazione che dev’essere ricca di antiossidanti. SLI