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Un’azienda da salvare, anzi due

A2-A13: Unione contadini abbastanza soddisfatt­a per l’attenzione riservata al settore, ma chiede correttivi

- Di Marino Molinaro

Proposte cinque alternativ­e al semisvinco­lo di Sant’Antonino che cancellere­bbe la Agri Bi&Be Sagl e al nuovo viadotto sul Ticino che smanteller­ebbe uno storico edificio rurale

Bene ma non benissimo. Se da una parte l’Unione contadini ticinesi (Uct) nelle proprie osservazio­ni sulla ‘bozza verde’ del collegamen­to veloce A2-A13 – posta in consultazi­one recentemen­te dal Dipartimen­to del territorio – parla di “eccellente lavoro per minimizzar­e la perdita complessiv­a di terreni agricoli” e loda i progettist­i “che hanno cercato di considerar­e le problemati­che agricole”, dall’altra non mancano critiche e suggerimen­ti. A cominciare dall’azienda Agri Bi&Be Sagl di Sant’Antonino la cui attività è messa in pericolo dalla realizzazi­one del semisvinco­lo che convoglier­ebbe il traffico verso la vicina zona commercial­e e produttiva. Semisvinco­lo che oggi rappresent­a una novità rispetto alla versione precedente del progetto, la quale lo collocava più a ovest, all’altezza del garage Nessi. Una sorpresa, ricordiamo, che oltre alla reazione dei titolari dell’azienda agricola Andrea Bizzozero e Alessio Benzoni ha raccolto varie critiche durante la serata pubblica dell’11 giugno e il silurament­o da parte del locale Municipio, espressosi negativame­nte nell’ambito della consultazi­one mostrando timori anche per due strutture confinanti, ossia il nuovo ecocentro e il rinnovato centro sportivo. Cinque le alternativ­e che l’Uct, presieduta da Robert Aerni, sottopone

dunque al Cantone. Ritenendo il semisvinco­lo “non così necessario per favorire l’accesso ai centri commercial­i”, e contestand­o il volume di traffico ipotizzato dai progettist­i, viene proposto di continuare la galleria in montagna, per chi viene da Locarno, fino al portale AlpTransit di Camorino; seconda alternativ­a, spostare semisvinco­lo e portale della galleria il più possibile verso la strada cantonale e il garage Nessi; terza ipotesi, coprire il semisvinco­lo come si prevede di fare per il tratto di A2 ad Airolo e nel Vedeggio (le nuove norme autostrada­li, è stato tuttavia spiegato l’11 giugno, vietano la copertura degli svincoli); quarta idea, interrare a Sant’Antonino il tratto fra il portale est della galleria montana e il portale ovest della prevista galleria artificial­e provenient­e da Camorino; infine, abolire la galleria artificial­e e potenziare sia l’attuale ‘tirata’, sia le uscite per i centri commercial­i, fino all’entrata in galleria all’altezza del garage Nessi. Pure a rischio, rammenta l’Uct, è l’edificio rurale e polifunzio­nale d’interesse storico prospicien­te l’aeroporto di Magadino: verrebbe raso al suolo per far spazio al nuovo tracciato fra la rotonda dell’aeroporto e Quartino, situato a est dell’attuale, che secondo l’Uct va invece risanato e adeguato evitando così anche l’occupazion­e di altro terreno agricolo.

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TI-PRESS La Agri Bi&Be Sagl rischia di sparire

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