Più corse della Centovallina
Treni ogni 30 minuti tra Intragna, le Terre di Pedemonte e Locarno a partire dal 2021/2022
Il governo pronto a sostenere la progettazione degli interventi che consentiranno un servizio a cadenza semioraria. L’investimento oscillerà tra i 15 e i 20 milioni di franchi.
Più treni tra le Centovalli, le Terre di Pedemonte e la città. Grazie all’impegno del Cantone, l’utenza che risiede in queste zone periferiche sarà, in un futuro prossimo, meglio servita. In linea con le indicazioni del Programma d’agglomerato del Locarnese di terza generazione, che prevede un incremento dell’attrattività del trasporto pubblico nell’intera regione, il Consiglio di Stato ha infatti deciso di stanziare un credito per il potenziamento della linea della Centovallina, gestita dalle Fart. In particolare, si legge in una nota stampa, “si prevede d’introdurre la cadenza semi-oraria per i treni regionali, nella tratta LocarnoPonte Brolla-Intragna. Questo potenziamento permetterà di garantire le coincidenze a Locarno con tutti i treni Tilo in direzione di Bellinzona e di Lugano, migliorando nel contempo l’interesse per la rotaia tra il polo di Locarno e le Terre di Pedemonte. Considerato che questo potenziamento presuppone la creazione di un doppio binario ferroviario a Tegna e di un nuovo binario di attestamento a Intragna, è stato deliberato il credito per l’elaborazione del progetto di massima di tali interventi. La loro realizzazione, che sottostà all’approvazione dell’Ufficio federale dei trasporti, è prevista attorno al 2021/2022” – conclude il CdS.
Un tema vecchio, due nuove stazioni
Del tema, a dire il vero, si discute da decenni. Più volte le autorità degli allora Comuni di Tegna, Verscio, Cavigliano e delle Centovalli avevano scritto e sollecitato Fart e Cantone per ottenere un numero maggiore di corse da e per Locarno. Lo ricorda Fabrizio Garbani Nerini, sindaco di Terre di Pedemonte : «Come autorità comunali siamo ovviamente ben contenti di questa decisione governativa. Per anni abbiamo bussato alla porta delle Fart per avere un miglioramento dei collegamenti, in particolare nelle fasce serali (pensando soprattutto ai nostri giovani). Fino ad ora le Fart si erano però “limitate” unicamente a degli esperimenti (con corse sperimentali nei periodi estivi). Purtroppo per motivi di costo, il discorso si era sempre arenato. Ora ci sono le garanzie del Cantone e non possiamo che rallegrarcene». Altro sindaco soddisfatto di questa notizia è Ottavio Guerra, alla guida dell’esecutivo centovallino: «Da tempo immemore, come Municipio, ci siamo prefissi questo obiettivo. Non possiamo che essere felici di questa scelta, che porterà a un miglioramento dell’offerta di trasporto pubblico alla cittadinanza. Non da ultimo il potenziamento del comparto stazione a Intragna rientra nel nostro Masterplan». Al lato pratico, gli interventi previsti riguarderanno due stazioni ferroviarie, quella di Tegna e quella di Intragna. Nel primo caso, la costruzione di un secondo binario per consentire l’incrocio dei convogli renderà necessaria la demolizione dell’attuale stazione e la costruzione di una nuova struttura in una posizione più arretrata rispetto all’attuale. Discorso che vale anche per Intragna, dove i binari oggi sono già due. In questo caso, però, sarà da rivedere l’attuale binario morto, che andrà ripensato proprio per consentire lo stazionamento di un terzo treno. Di conseguenza l’intero sedime verrà rifatto e adeguato e l’odierna stazione, una volta demolita, ricostruita in una posizione più a monte. Da notare che questi progetti oggi oggetto di valutazione non sono nuovi. Le Fart li avevano già trasmessi all’Ufficio federale dei trasporti qualche anno fa (2015), nell’ambito dei crediti quadro destinati a migliorie e manutenzioni della rete ferroviaria nazionale. La precedenza però, per quanto attiene il Ticino, era andata al Tram-treno di Lugano. È stato, come detto, l’interessamento dell’autorità cantonale a smuovere le acque. E a far sì che questo progetto potesse finalmente partire. A fine ottobre, ultimata la verifica relativa alla valutazione dei costi (si parla di un investimento oscillante tra i 15 e i 20 milioni di franchi), se ne saprà di più. Siamo, come si suol dire in questi casi, sul binario giusto.