Per rilanciare interesse e seguito
Un evento con sette discipline concentrate in una decina di giorni
Sette discipline sportive per un unico grande appuntamento, i Campionati europei ospitati da Glasgow e (per l’atletica leggera) da Berlino. In ben 13 concorsi nelle prossime due settimane verranno distribuite medaglie alle quali concorrono con ambizioni legittime molti atleti svizzeri. Nuoto, ginnastica artistica, ciclismo, mountain bike, canottaggio, triathlon e Golf concentrano il meglio a livello europeo a Glasgow, Edimburgo e Gleneagles (l’atletica, come detto, è a Berlino): 4’500 atleti da 52 nazioni lotteranno per le 188 medaglie in palio. Gli ‘European Championships’ si prefiggono di rilanciare l’interesse attorno a discipline in calo di popolarità e seguito. «L’obiettivo è la creazione di un evento sportivo che rilanci il titolo di campione d’Europa, e che sia seguito in massa dagli spettatori, in loco o attraverso i media», ha spiegato il direttore degli ‘European Championships, lo svizzero Marc Jörg, secondo il quale «il totale è più grande della somma delle singole parti». La pianificazione delle emissioni televisive dimostra che l’evento ‘multidisciplinare’ comporta molte più ore di diffusione, un netto aumento degli utenti potenziali, stimato a circa 1,3 miliardi di persone. Da parte della European Broadcasting Union (Ebu) sono previste 2’800 ore di trasmissione in 43 paesi. Televisione e radio svizzere ne garantiscono 90, in dieci giorni di gare. Se l’operazione dovesse rivelarsi un successo, nel 2022 l’evento potrebbe coinvolgere anche altre discipline. L’atletica ha molti assi da giocare, a Berlino: Mujinga Kambundji, Lea Sprunger, Alex Wilson, la 4x100 con la ticinese Ajla Del Ponte. In Scozia, però, lo sport svizzero punta forte su una buona dozzina di atleti pretendenti a una medaglia. Nel nuoto le speranze sono riposte sul ginevrino residente a Nizza Jérémy Desplanches, finalista nel 2017 nella 200 mista. A posizioni di prestigio mirano anche Maria Ugolkova, Niels Liess e Yannick Käser. Nei tuffi la 18enne argoviese Michelle Heimberg difende il primo argento europeo svizzero della storia, messo al collo un anno fa. La ginnastica lamenta defezioni importanti, su tutte quella di Giulia Steingruber, ma anche di Pablo Brägger, Christian Baumann e Eddy Yusof, tutti già medagliati in passato. Fari puntati su Oliver Hegi, argento alla sbarra nel 2017. Nel triathlon c’è Nicola Spirig, nella mtb Jolanda Neff. Nel canottaggio si attendono medaglie da Jeannine Gmelin, Roman Röösli, Michael Schmid, Frédérique Rol e Patricia Merz, Barnabé Delarze e Nico Stahlberg. Stefan Künh ha le carte in regola nel ciclismo su strada.