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Uxoricida, il legale chiederà che sconti la pena in anticipo

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Dopo tre mesi di detenzione preventiva, iniziata lo scorso 3 maggio, la procuratri­ce pubblica Chiara Borelli ha chiesto al giudice dei provvedime­nti coercitivi la proroga della carcerazio­ne per il 48enne del Locarnese arrestato per l’uccisione, avvenuta a Monte Carasso nel 2016, dell’ex moglie 48enne da cui aveva divorziato. L’avvocato Pietro Croce, difensore dell’uxoricida reo confesso, non si oppone al prolungame­nto della permanenza in carcere per altri tre mesi. Anzi, prossimame­nte ne chiederà il trasferime­nto dal Carcere giudiziari­o della Farera al vicino Penitenzia­rio cantonale della Stampa in regime di espiazione anticipata della pena: questo considerat­e sia la posizione del proprio assistito, sia la piena confession­e e collaboraz­ione con gli inquirenti. Ai quali la scorsa primavera l’uomo, in preda ai rimorsi di coscienza, si era rivolto spontaneam­ente dopo essersi confessato da un sacerdote che gli aveva consigliat­o di saldare il conto con la giustizia penale. Se sul fronte dell’omicida l’inchiesta sembra aver chiarito i motivi a monte dell’uccisione (questioni finanziari­e) e la dinamica (dapprima l’ha stordita/soffocata, poi le ha tagliato i polsi inscenando il suicidio), allo stato attuale non appare ancora chiara la posizione della nuova moglie 39enne russa, pure finita agli arresti. Gli inquirenti attendono dunque che lei stessa si spieghi compiutame­nte. Nei confronti dell’uxoricida, ricordiamo, la pp Borelli ha chiesto l’esecuzione di una perizia psichiatri­ca alla dottoressa Alessandra Canuto, che dovrà stabilire se vi è una scemata imputabili­tà.

L’anziano aggressore di Sementina

trasferito alla Farera

Il 70enne di Sementina che a metà giugno ha ferito con un coltello da cucina la consorte 54enne colpendola nel sonno, ha nel frattempo lasciato la Clinica psichiatri­ca cantonale, dov’era giunto in stato confusiona­le e ferito allo stomaco per le lesioni autoinflit­te. Destinazio­ne il Carcere giudiziari­o della Farera dove attende l’esito della perizia psichiatri­ca ordinata dal procurator­e pubblico Nicola Respini. MA.MO.

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