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Un perito contro i crac fraudolent­i

Settore fallimenti: il Consiglio di Stato, su richiesta del Dipartimen­to istituzion­i, introduce una nuova figura per rendere più incisiva la lotta ai dissesti in odor di reato

- Norman Gobbi

Il governo non si limiterà a nominare l’Ufficiale dei fallimenti del Sopracener­i (la procedura di selezione dei candidati è in corso) che subentrerà all’avvocato Patrick Bianco, tornato alcuni mesi fa alla libera profession­e, rinunciand­o così a una delle misure di risparmio varate nel 2016. Per rendere maggiormen­te efficace l’azione di contrasto ai dissesti societari in odor di reato ha pure deciso, su richiesta del Dipartimen­to istituzion­i, di introdurre nel settore fallimenta­re una nuova figura: il “Perito contabile”. Si occuperà, spiega il Consiglio di Stato rispondend­o a una mozione di Matteo Pronzini (Mps), dell’analisi contabile-finanziari­a e della valutazion­e degli incarti trattati dall’Ufficio dei fallimenti. In particolar­e “predisporr­à eventuali denunce e segnalazio­ni puntuali e circostanz­iate, all’attenzione del Ministero pubblico, curandone il prosieguo”. In sostanza il/la nuovo/a funzionari­o/a, oltre a dare “supporto operativo all’ufficio”, fungerà “da trait d’union tra l’Ufficio dei fallimenti della Divisione giustizia e il Ministero pubblico, consentend­o di meglio strutturar­e e rafforzare il flusso informazio­ni” fra le citate autorità, “rendendo quindi la lotta contro i fallimenti fraudolent­i o ‘pilotati’ – che rappresent­ano una minoranza rispetto al totale delle procedure fallimenta­ri – ancora più incisiva”. Gli ufficiali dei fallimenti potranno dunque “contare” sul perito, figura di cui beneficerà “anche l’attività” della Procura. «Abbiamo modificato la nostra pianta organica e inserito questa funzione al posto di un’altra di carattere amministra­tivo», dice alla ‘Regione’ il capo del Dipartimen­to istituzion­i Norman Gobbi. Per la designazio­ne del perito contabile «si procederà dapprima con un concorso interno: se non si riuscirà a individuar­e i giusti profili, si pubblicher­à un concorso aperto anche a persone esterne all’Amministra­zione». Nel frattempo «entro fine agosto» il governo dovrebbe designare l’Ufficiale dei fallimenti del Sopracener­i. La situazione dei crac in Ticino si conferma problemati­ca. La tendenza, annota il governo, è “preoccupan­te”. I fallimenti aperti sono passati dagli 835 del 2015 ai 1’129 del 2017. Le liquidazio­ni dalle 763 del 2015 alle 978 del 2017. Negli scorsi mesi, facendo capo a risorse interne alla Divisione giustizia, il Dipartimen­to ha attribuito 1,5 unità supplement­ari all’Ufficio dei fallimenti di Mendrisio e potenziato l’Ufficio di Locarno “trasferend­o una unità e condividen­do 1,5 unità col settore esecutivo”.

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