Da Bolton all’Fbi: Mosca sta sabotando il voto di mid-term
Washington – Il Russiagate non è più un’invenzione dei perfidi democratici. Avvicinandosi le elezioni di medio termine, gli hacker russi sarebbero stati presi con le dita nella marmellata. Dapprima da Facebook, che pochi giorni fa ha oscurato alcuni falsi account che diffondevano fake news, e poi dalla stessa Casa Bianca che per una volta ha dovuto dar credito alla vituperata Fbi, riconoscendo che la Russia di Vladimir Putin rappresenta “una minaccia reale”. Almeno fino al prossimo faccia a faccia tra il presidente russo e Donald Trump... “I russi stanno cercando di indebolire e dividere l’America prima delle consultazioni elettorali di metà mandato e stanno cercando di interferire sul voto”. Mai da quando Trump è presidente la denuncia verso l’attività di sabotaggio di Mosca è stata così forte e presentata in maniera così drammatica, in diretta tv in apertura del briefing quotidiano della Casa Bianca con i giornalisti. Ad alternarsi sul podio il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton, il capo degli 007 Dan Coats, quello della Nsa Paul Nakasone, il direttore dell’Fbi Christopher Wray, il segretario per la sicurezza nazionale Kirstjen Nielsen. “Dobbiamo prendere questa minaccia molto seriamente”, ha avvertito Wray, per il quale la Russia, dopo le elezioni presidenziali del 2016, non ha mai smesso di condurre operazioni tese a influenzare l’opinione pubblica americana e a sabotare il processo elettorale. Bolton ha quindi assicurato che la Casa Bianca ha da tempo messo in campo un piano per contrastare questa offensiva e sia pronta ad affrontare e a contrastare qualsiasi minaccia. Lo ha fatto rispondendo ad una lettera inviata a un gruppo di senatori democratici preoccupati per la situazione. La denuncia rischia però di imbarazzare ulteriormente Donald Trump, nelle ultime settimane nella bufera anche per il suo atteggiamento accomodante nei confronti di Putin al vertice di Helsinki durante il quale il presidente americano ha di fatto minimizzato le interferenze russe negli affari interni degli Stati Uniti.