Un’altra rivoluzione nel cantone per passeggeri e merci
Dopo l’inaugurazione della galleria di base del San Gottardo nel 2016, il Ticino è pronto a vivere una nuova rivoluzione con l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri, prevista nel dicembre del 2020. È infatti solo con la realizzazione del tunnel di 15,4 chilometri che la ferrovia di pianura targata AlpTransit da Altdorf a Lugano diventerà realtà. Un tema al centro dell’incontro di ieri al terminal Cargo di Cadenazzo tra il Consiglio di Stato, guidato dal presidente Claudio Zali, e una delegazione della Direzione delle Ferrovie federali svizzere con a capo il Ceo Andreas Meyer. Durante l’incontro è stato fatto il punto della situazione sul programma di lavoro ‘Prospettiva generale Ffs Ticino’ e quindi sullo stato di avanzamento dei progetti che interessa 47 pacchetti di lavoro, per un investimento complessivo di oltre 3 miliardi di franchi. I presenti si sono detti soddisfatti dei progressi registrati da quando, nel dicembre 2016, il documento è stato sottoscritto e hanno analizzato brevemente i lavori legati ai nodi intermodali presso le stazioni di Bellinzona – dove il cantiere terminerà a fine 2019 –, Mendrisio (inizio lavori nell’autunno 2018) e Locarno-Muralto, dove inizieranno nel 2021. I vantaggi dell’apertura della galleria di base del Monte Ceneri si espandono su due fronti. A cominciare da una mobilità più veloce sia sul piano nazionale, grazie all’intensa coordinazione tra le Ffs e i partner ferroviari italiani e tedeschi, sia soprattutto a livello cantonale. Con il cosiddetto ‘Metrò Ticino’ Lugano, Bellinzona e Locarno si avvicineranno ancor più, con tempi di percorrenza di 30 minuti tra Locarno e Lugano, di 15 tra Lugano e Bellinzona e di 25 tra Bellinzona e Locarno. «Quella del Monte Ceneri non è solo una galleria, ma un’opera che permetterà di vedere l’intera ferrovia da un’ottica diversa e trarne numerosi vantaggi», ha sottolineato Claudio Zali nel suo intervento. Ampi benefici previsti pure per il traffico merci che, grazie alla creazione della galleria, potrà disporre di treni più lunghi (fino a 750 metri) con una conseguente capacità maggiore di carico. L’obiettivo è quello di trasferire il 30% delle merci dalla strada alla rotaia entro il 2030.