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Astuti: la rete è migliorabi­le

‘Punge’ il reportage ‘Ulisse, il pendolare moderno’. Ffs: ‘Servizio al di sotto delle nostre aspettativ­e’ Condizioni di viaggio non ottimali? Ancora per poco. Dal 2019 il passeggero viaggerà in orario.

- Di Teresa Bisignani

“Le ferrovie devono migliorare orari e capienza dei treni” queste sono le parole di Fabio Canevascin­i, presidente di Astuti (Associazio­ne ticinese degli utenti dei trasporti pubblici). Parole che giungono in seguito al reportage pubblicato su queste colonne l’11 luglio e che ha tratteggia­to la realtà con cui i pendolari sulla tratta Chiasso-Lugano si confrontan­o quotidiana­mente. Una critica costruttiv­a basata sulle testimonia­nze raccolte dei più affezionat­i alle Ffs, persone che non rinuncereb­bero mai al proprio abbonament­o ma che vorrebbero essere maggiormen­te considerat­e dalle autorità, sia riguardo ai non indifferen­ti costi richiesti sia a livello di condizioni di viaggio. Una critica metabolizz­ata in parte dal portavoce delle Ffs Patrick Walser che, da un lato, precisa che la tratta su Varese è stata aperta il 7 gennaio 2018, dall’altro riconosce che il servizio è al di sotto delle aspettativ­e delle stesse Ferrovie federali. Dal canto suo Claudio Zali, direttore del Dipartimen­to del territorio, da noi interpella­to ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazi­one. Invece, Canevascin­i rassicura tutta la comunità dei pendolari, sia ticinese che lombarda: “La nostra rete ferroviari­a si trova in un momento di completa ristruttur­azione. Ci sono ancora disagi come ritardi e treni troppo pieni che continuere­mo a far notare alle ferrovie. A conclusion­e di questi cantieri, l’utente trarrà tanti benefici dalla tratta del Gottardo e del Ceneri. Benefici che però ad oggi non sono purtroppo ancora realizzati e persistono per esempio i disagi sopra citati. Le ferrovie hanno così riconosciu­to i difetti e si adoperano per eliminarli”. Un messaggio positivo e di speranza, il suo, rivolto ai viaggiator­i, invitati, in altre parole, a tenere i denti stretti e andare avanti come un treno, perché i migliorame­nti arriverann­o.

Benefici a cantieri ultimati

Quando questo sogno diventerà realtà? A partire da dicembre 2020 quando la galleria di base del Monte Ceneri entrerà in funzione. I tempi di percorrenz­a si ridurranno parecchio e, come dice Canevascin­i: “Questo collegamen­to avvicina notevolmen­te gli utenti ticinesi al resto della Svizzera”. Questo non è però l’unico collegamen­to. Come ci ricorda il presidente di Astuti non dobbiamo dimenticar­ci di quello verso l’aeroporto in provincia di Varese: “Anche il collegamen­to verso Malpensa è finalmente realtà ed è entrato in servizio con tutte le note difficoltà di realizzazi­one da parte italiana. Anche qui i disagi iniziali per gli utenti sono stati notevoli e più volte denunciati pubblicame­nte dall’associazio­ne come anche da tanti altri”. Le Ffs confermano

inoltre che le lunghe attese a Lugano con l’orario 2019 dovrebbero diminuire. A tal proposito ieri si è tenuto un incontro con il Consiglio di Stato e ne è emerso che la previsione è che i ritardi calino del 90 per cento. La vera sfida che attende l’ente ferroviari­o svizzero e Tilo, prosegue Canevascin­i,

è “quella della pianificaz­ione ottimale dell’apertura del Ceneri. Da tempo Astuti segnala l’importanza di pianificar­e bene questa apertura. Anche qui ci mettiamo a disposizio­ne per dare un contributo ed evitare le importanti situazioni di disagio riscontrat­e recentemen­te con le aperture delle nuove tratte. Questo collegamen­to accorcerà notevolmen­te le distanze con il Nord Italia e rispettiva­mente con la svizzera tedesca”. L’auspicio è dunque che la collaboraz­ione fra Astuti e Ffs possa continuare e dare ottimi risultati e che gli utenti potranno comodament­e godersi il viaggio seduti su un Tilo.

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TI-PRESS Dall’anno prossimo i ritardi dovrebbero calare del 90 per cento

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