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Il Mendrisio del ‘Crus’

Tanti giovani motivati e di belle speranze per il nuovo corso affidato alla passione di Mattia Croci-Torti

- Di Marzio Mellini

Il Bellinzona ha fatto un balzo in avanti, lasciando al solo Mendrisio la responsabi­lità di rappresent­are il Ticino in Prima Lega, nel tradiziona­le gruppo 3. Un onore, più che un onere, del quale si fa carico Mattia Croci-Torti, noto al mondo del calcio ticinese come il “Crus”, tecnico designato dalla nuova dirigenza per portare avanti il progetto biancoross­onero, che nella scorsa stagione ha rischiato di arenarsi malamente. In effetti, l’attuale dirigenza è sì nuova, perché le redini del club le ha riprese in mano da poco, ma in realtà è nota e collaudati­ssima. Attorno alla figura di Carlo Croci è infatti rifiorita la passione di persone legate alla realtà momò, oggi affidata alla presidenza di Sebastiano Pellegrini.

‘Ce la giochiamo con tutti’

Sistemate le pendenze (soprattutt­o economiche) legate alla passata gestione, si tratta quindi di ripartire, con rinnovati slancio e convinzion­e. Chi meglio del ‘Crus’, quindi, sanguigno e innamorato del calcio, per la stagione che getta le basi del nuovo corso dell’Fc Mendrisio? «Sono molto contento di essere qui – esordisce Croci-Torti –. La chiamata del Mendrisio ha assecondat­o le mie ambizioni. Per ottenere i diplomi di allenatore, in Svizzera sei obbligato ad allenare una squadra, a dipendenza dello step che intendi fare. Con il diploma B, per andare avanti devi allenare in Seconda o Seconda Interregio­nale. Dopo il diploma A bisogna allenare in Prima Lega, se si desidera salire a un livello più alto». Il Mendrisio nelle ultime settimana della passata stagione se l’è vista brutta. Ora ha voltato pagina.

A trazione anteriore

«Ad aprile, parte della vecchia dirigenza ha ripreso il controllo della società e sistemato quanto non aveva funzionato nella passata gestione, a livello economico, per fare ripartire il Mendrisio. Per questa stagione il profilo è basso, non saranno ingaggiati calciatori affermati, bensì solo giovani. Ne sono arrivati sei, con un’età media attorno ai 19 anni. Abbiamo allestito la squadra con i ragazzi che hanno deciso di rimanere e con i giovani citati, allo scopo di fare la migliore stagione possibile. Prendiamo tutto quello che viene in maniera positiva». Da profondo conoscitor­e del calcio, che Mendrisio ritiene di avere in mano? «Il mercato è ancora lungo, non si sa mai cosa può succedere, entro la chiusura. La rosa attuale è giovane. Nei test di preparazio­ne, soprattutt­o in quello di sabato vinto in casa 3-1 contro il Bellinzona, ha dimostrato di potersela giocare con tutte le avversarie. Non abbiamo, però, una squadra attrezzata per dominare il campionato, ma non è neanche l’obiettivo. Quel che è certo, è che cercheremo di vincere tutte le partite».

Tanti tecnici, tanti spunti

Mattia Croci-Torti, prima da calciatore, poi da assistente allenatore (è stato anche tecnico del Balerna in Seconda Lega per due stagioni), ha avuto la fortuna di lavorare con molti allenatori di grido. Qual è la sua idea di calcio? «Ho sempre avuto idee abbastanza innovative. Ho attinto a piene mani al bagaglio e alle conoscenze di tutti gli allenatori che ho avuto, e ne ho avuti tanti: Petkovic per tre anni, Schällibau­m, Camolese, Zambrotta, Abascal, Tami... Ho sempre cercato di prendere il meglio di ciascuno di loro, per poi farlo mio. Ho raccolto spunti per la fase offensiva da alcuni, per la difesa da altri. Una cosa è certa: il mio Mendrisio non si limiterà a difendersi». Quale obiettivo ha fissato la società? «Chiede solo che si faccia il meglio possibile. Sanno che non abbiamo una rosa attrezzata per vincere tutte le partite. Abbiamo perso due giocatori importanti come Sarr e Vinatzer, sostituiti al momento solo con dei giovani. Uno di questi è Michael Mele, il cui ingaggio mi è stato consigliat­o dai miei amici granata Russo e Magnetti, che lo hanno avuto in squadra. Ha segnato al Bellinzona e al Novazzano, ha una grande voglia di dimostrare». Domani si parte: sfida casalinga intrigante, contro il Baden. «Subito un esame probante, contro la favorita del campionato».

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