Paura per Niki Lauda: adesso è gravissimo
Trapianto di polmone per l’ex campione. Avrebbe trascurato un’influenza.
Una nuova, dura sfida per Niki Lauda. Il tre volte campione del mondo austriaco che più di una volta ha visto la morte in faccia, indovinando però – almeno finora – la sterzata vincente. Stavolta, però, le condizioni dell’ex ferrarista sono giudicate gravissime. Tanto che Lauda, ricoverato ormai da qualche settimana alla clinica universitaria di Vienna (per una non meglio precisata affezione polmonare che lo aveva costretto a interrompere le vacanze a Ibiza con la famiglia) ieri ha dovuto sottoporsi a un trapianto di polmone. «Chiediamo rispetto per la privacy della famiglia: per questo motivo non ci sarà un bollettino ufficiale» recita un breve comunicato stampa dell’ospedale, che parla di condizioni «critiche». Il trapianto è stato eseguito da Walter Klepetko, primario di chirurgia toracica, e da Konrad Hoetzenecker. Lauda, attuale presidente onorario del Team Mercedes, aveva disertato le ultime due prove del Mondiale di Formula 1, il Gp di Germania a Hockenheim il 22 luglio, e quello di Ungheria a Budapest, domenica scorsa, ma nulla era trapelato da far destare preoccupazioni. Secondo alcuni media austriaci, il patron della compagnia aerea Laudamotion avrebbe trascurato i sintomi di un’influenza, e quando le sue condizione sono peggiorate si è deciso a rientrare in patria con il suo jet privato. Dopo alcuni giorni in rianimazione, le condizioni di Lauda erano migliorate, tanto da giustificarne il trasferimento in un altro reparto. Poi, appunto, l’improvviso peggioramento, per un Niki Lauda oggi 69enne che in passato aveva già subito ben due trapianti ai reni, nel 1977 e nel 2005. Ora si tratta di attendere per capire se il fisico provato dell’ex campione sarà ancora in grado di reagire. Quarantadue anni dopo il drammatico incidente del Nürburgring del 1976, quando la sua Ferrari si incendiò dopo un incidente. Un episodio che però non lo fermò, tanto che l’austriaco seppe vincere non solo tante altre gare, ma pure altri due titoli mondiali (nel 1977 ancora con la Ferrari, dopo quello datato 1975, e poi nel 1984 con la McLaren).