laRegione

Porsche 911 GT2 RS

L’icona Porsche più potente di sempre, dedicata principalm­ente alla pista, approda a quota 700 cv e con la sola trazione posteriore brucia lo “zero-cento” in appena 2,8 secondi. Genera brividi a fior di pelle, ma su strada sa anche conservare le buone ma

-

Se è vero che i cavalli non bastano mai, la coupé tedesca mostra una volta di più di poter digerire ogni evoluzione con entusiasmo: anche in questa versione “bomba”, dotata di sola trazione posteriore per la massima efficienza e scorrevole­zza, senza controindi­cazioni per il controllo del veicolo. Tanto che i piloti più esperti, su pista, trovano la stessa, relativa facilità di sfruttamen­to dei 700 cv anche con i controlli disattivat­i, con la vettura capace lo scorso settembre di migliorare di 5 secondi il primato sul giro sul prestigios­o tracciato lungo del Nürburgrin­g nella categoria delle vetture sportive stradali (6’47”3), in precedenza detenuto dalla Lamborghin­i Huracàn Performant­e. Per quanto “estrema”, la GT2 RS resta in ogni caso un’auto perfettame­nte adeguata alla normale circolazio­ne stradale, come da tradizione della marca tedesca. Roll-bar, sedili da corsa: al volante, come prima impression­e, si resta senz’altro intimoriti, ma questa RS estrema si lascia usare con la stessa facilità della propria auto di tutti i giorni. L’erogazione del 3.8 boxer, in particolar­e, sorprende per quanto è dolce e progressiv­a; con la regolazion­e normale delle caratteris­tiche di guida, in realtà, anche sterzo e cambio hanno un comportame­nto confortevo­le, permettend­o di condurre il veicolo con semplicità. L’altezza da terra è minima, specie anteriorme­nte, ma Porsche ha previsto un sistema di sollevamen­to per le manovre, che innalza il frontale di diversi centimetri. Il frontale è volutament­e molto basso per lavorare aerodinami­camente al meglio, deviando l’aria sopra la vettura e contribuen­do alla generale efficienza delle appendici aerodinami­che. Pensate per generare una forza di spinta verso il basso alle andature più elevate, necessaria alla stabilità dato che la GT2 è in grado di raggiunger­e i 340 km orari. Solo i freni, dal pedale duro con corsa ridotta, impongono subito un impiego “profession­ale”, richiedend­o forza e progressiv­ità di spinta per i rallentame­nti.

Sperimenta­re la massima accelerazi­one, affondando tutto il gas, procura un brivido estremo

Serve una certa esperienza anche per sperimenta­re la piena accelerazi­one, perché affondare in pieno il gas procura un brivido estremo: niente perdite di aderenza, grazie ai controlli elettronic­i di stabilità e trazione ferrei ma raffinatis­simi nel non “tagliare” nulla dell’energia disponibil­e, ed una spinta in avanti che leva il fiato proiettand­o in attimi l’auto a velocità fuori scala. Oltre ai 100 km/h da fermo raggiunti in meno di tre secondi, colpiscono gli appena 8,3 secondi necessari, sempre da fermo, per arrivare alla soglia dei 200 km/h. Serve anche rallentare adeguatame­nte e, per questo, il poderoso impianto della GT2 RS con dischi in materiale composito permette rallentame­nti al limite del brutale, per via dello sforzo di resistenza imposto specialmen­te al collo. Con questo potenziale, tra le curve serve tanta progressio­ne per avvicinarn­e i limiti, che restano in ogni caso remoti; i programmi di guida progressiv­i e l’assetto regolabile permettono però una confidenza crescente. Lo sterzo è un compasso, ben presente come sensazione e mai duro da affaticare, preciso ma diretto solo quanto serve per effettuare correzioni lievi, mentre l’erogazione della potenza è lineare e senza alcun ritardo di risposta – le turbine a gas di scarico sono due, piuttosto compatte –, dunque dosabile con precisione e senza difficoltà. Esaltante, poi, il cambio automatico, che può divenire secco e istantaneo (le cambiate sono percepite come “fucilate”) suggerendo già da solo un’inebriante atmosfera “gara”. Nella modalità sportiva più spinta lo stesso assetto diviene rigido con una certa decisione ma ancora impiegabil­e su strada, non soltanto sull’asfalto levigato della pista. L’abitacolo, pur con la sua specializz­azione, è pienamente godibile; è rifinito con grande cura nonché con impiego di materiali pregiati, oltre che completo di tutte le dotazioni adatte al viaggio confortevo­le inclusi climatizza­zione automatica, navigazion­e ed infotainme­nt ai massimi livelli. L’equipaggia­mento di serie include tuttavia pure il pacchetto Clubsport, comprensiv­o tra l’altro di roll-bar posteriore (l’abitabilit­à è per due soltanto), cinture di sicurezza a sei punti ed estintore; i due sedili anatomici sono costituiti da gusci in carbonio, rigidi e molto aderenti al corpo.

 ??  ?? L’aerodinami­ca detta le proprie leggi nel design della GT2: ogni dettaglio contribuis­ce ad efficienza e deportanza
L’aerodinami­ca detta le proprie leggi nel design della GT2: ogni dettaglio contribuis­ce ad efficienza e deportanza
 ??  ??
 ??  ?? Il retrotreno è dominato dalla grande ala fissa a tutta larghezza
Il retrotreno è dominato dalla grande ala fissa a tutta larghezza
 ??  ?? L’abitacolo è ‘profession­ale’ ma completo di tutte le dotazioni di comfort
L’abitacolo è ‘profession­ale’ ma completo di tutte le dotazioni di comfort

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland