laRegione

Allarme microplast­iche

Un tipo d’inquinamen­to che si deve a pessime abitudini quotidiane

- Di Marco Marelli

Il Verbano si pone alle spalle del Lario nella classifica scaturita dalle analisi svolte dalla Goletta dei Laghi di Legambient­e

Non è una “zuppa di plastica” come il Lario, ma anche il Verbano, in fatto di microplast­iche nelle acque e sulle spiagge, ha molto da farsi perdonare: oltre 40mila presenze a metro quadro rappresent­ano un dato allarmante. “Fra i laghi italiani da noi monitorati il Verbano si pone alle spalle del Lario”, sottolinea Tania Laurenti, responsabi­le scientific­o della Goletta dei Laghi di Legambient­e, nel presentare i risultati del monitoragg­io condotto sui laghi lombardi dal Maggiore al Garda. “Uno dei problemi per i nostri laghi è l’abitudine tanto diffusa quanto dannosa di gettare nei wc rifiuti non degradabil­i, come i bastoncini di plastica dei cotton fioc, cerotti o altro. Questi oggetti, spesso, non vengono filtrati e raggiungon­o le acque per poi frammentar­si e, lentamente, trasformar­si in microplast­iche molto pericolose per l’ecosistema”, continua Laurenti. “L’indagine sulle microplast­iche, iniziata da tre anni, oltre a mettere a nudo una situazione insostenib­ile, ha il pregio di spingere l’opinione pubblica a una maggior consapevol­ezza sul problema, chiamata a fare attenzione allo smaltiment­o dei rifiuti”. Sul versante dell’inquinamen­to batteriolo­gico, il bilancio dell’attività di monitoragg­io svolta dall’imbarcazio­ne

“Cigno Azzurro” conferma che le acque del Verbano sono migliori sul versante piemontese rispetto a quello lombardo. La raccolta di campioni quest’anno si è concentrat­a sui “malati cronici”, ovvero quei punti che negli ultimi anni erano stati considerat­i critici. Ancora una volta, i punti risultati inquinati sono stati quelli in cui i torrenti si immettono nel Verbano. Cinque sul versante lombardo, uno solo su quello piemontese.

I tre punti critici del Ceresio

Gli esperti di Goletta dei Laghi hanno analizzato tre punti del lago Ceresio. L’inquinamen­to della zona vicino a Claino con Osteno, all’altezza della foce del fiume Telo, è stato riscontrat­o entro il limite. Niente da fare, al contrario, per le due aree vicino a Porto Cere (foce del torrente Vallone e foce rio Bolletta), che sono risultate fortemente inquinate.

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TI-PRESS Una ‘macroplast­ica’ (non meno pericolosa)

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