Allarme microplastiche
Un tipo d’inquinamento che si deve a pessime abitudini quotidiane
Il Verbano si pone alle spalle del Lario nella classifica scaturita dalle analisi svolte dalla Goletta dei Laghi di Legambiente
Non è una “zuppa di plastica” come il Lario, ma anche il Verbano, in fatto di microplastiche nelle acque e sulle spiagge, ha molto da farsi perdonare: oltre 40mila presenze a metro quadro rappresentano un dato allarmante. “Fra i laghi italiani da noi monitorati il Verbano si pone alle spalle del Lario”, sottolinea Tania Laurenti, responsabile scientifico della Goletta dei Laghi di Legambiente, nel presentare i risultati del monitoraggio condotto sui laghi lombardi dal Maggiore al Garda. “Uno dei problemi per i nostri laghi è l’abitudine tanto diffusa quanto dannosa di gettare nei wc rifiuti non degradabili, come i bastoncini di plastica dei cotton fioc, cerotti o altro. Questi oggetti, spesso, non vengono filtrati e raggiungono le acque per poi frammentarsi e, lentamente, trasformarsi in microplastiche molto pericolose per l’ecosistema”, continua Laurenti. “L’indagine sulle microplastiche, iniziata da tre anni, oltre a mettere a nudo una situazione insostenibile, ha il pregio di spingere l’opinione pubblica a una maggior consapevolezza sul problema, chiamata a fare attenzione allo smaltimento dei rifiuti”. Sul versante dell’inquinamento batteriologico, il bilancio dell’attività di monitoraggio svolta dall’imbarcazione
“Cigno Azzurro” conferma che le acque del Verbano sono migliori sul versante piemontese rispetto a quello lombardo. La raccolta di campioni quest’anno si è concentrata sui “malati cronici”, ovvero quei punti che negli ultimi anni erano stati considerati critici. Ancora una volta, i punti risultati inquinati sono stati quelli in cui i torrenti si immettono nel Verbano. Cinque sul versante lombardo, uno solo su quello piemontese.
I tre punti critici del Ceresio
Gli esperti di Goletta dei Laghi hanno analizzato tre punti del lago Ceresio. L’inquinamento della zona vicino a Claino con Osteno, all’altezza della foce del fiume Telo, è stato riscontrato entro il limite. Niente da fare, al contrario, per le due aree vicino a Porto Cere (foce del torrente Vallone e foce rio Bolletta), che sono risultate fortemente inquinate.