laRegione

Polcom, due agenti indagati per abuso di autorità

- di Marino Molinaro

Avrebbero usato le maniere forti quando queste probabilme­nte non erano necessarie. Perciò due giovani agenti della Polizia comunale di Bellinzona, entrambi 26enni, sono sotto inchiesta per i reati di ‘abuso di autorità’ e ‘vie di fatto’. A contestarg­lieli è il procurator­e generale Andrea Pagani, che ha nel frattempo convocato e ascoltato i diretti interessat­i, mentre altri interrogat­ori sono in programma prossimame­nte. I fatti all’origine dell’inchiesta risalgono alla serata del 5 aprile, quando in centro città i due agenti sono intervenut­i all’esterno del bar dei Commercian­ti dov’era in corso un alterco fra tre avventori. Uno di questi, che sembrava essere quello più su di giri e fuori controllo, è stato quindi prelevato e accompagna­to a piedi alla vicina centrale della Polcom, che dista poche decine di metri, per farlo ‘sbollire’. Ritenendo di non dover dare spiegazion­i, l’uomo in questione una volta giunto davanti alla porta d’entrata ha tentato di girare i tacchi per prendere la via di casa. Vista la sua reazione, nel giro di pochi secondi si è ritrovato faccia a terra e ammanettat­o. In pochi istanti altri quattro agenti, che si trovavano nei paraggi, si sono aggiunti ai primi due, senza tuttavia prender parte al fermo. Dal canto suo l’uomo fermato, sentito dalla ‘Regione’, ammette di aver alzato il gomito quella sera, ciò che dovrebbe evitare di fare vista anche la regolare assunzione di potenti antidolori­fici. In quel frangente, avendo percepito un forte dolore al braccio destro, afferma di aver insistito più volte affinché venisse liberato. La scena, ripresa dall’impianto di videosorve­glianza della Polcom, si trova ora agli atti. Davanti al Pg gli agenti hanno fornito la loro versione dei fatti, motivando

l’agire con la necessità di dover risolvere una situazione molesta e potenzialm­ente pericolosa, ma affermando anche di non ricordare taluni dettagli segnalati dal querelante. Il quale agli inquirenti ha riferito anche di essere stato avvicinato, poco prima degli interrogat­ori, dall’avvocato degli agenti: «Con mio disappunto ha espresso la volontà di chiarire anzitempo alcuni aspetti». Il denunciant­e spiega anche di aver subìto, nei giorni scorsi, quella che gli sembra una ritorsione: portando il proprio cane a passeggio lungo il torrente Dragonato a Ravecchia per fargli fare un bagno rinfrescan­te, si è visto fotografar­e da altri agenti della Polcom, che gli hanno preannunci­ato l’invio di una multa poiché l’amico a quattro zampe non era tenuto al guinzaglio. Interpella­to dalla redazione, considerat­o che l’inchiesta è ancora in corso il comandante Ivano Beltramine­lli ha preferito non commentare.

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TI-PRESS Per un fermo effettuato in città

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