‘Tiriamoci subito insieme’
Le due sconfitte in tre gare e l’atteggiamento di alcuni elementi hanno fatto perdere la pazienza ad Angelo Renzetti
Tre partite, e la pazienza di Angelo Renzetti è già al limite. Ma più che le due sconfitte consecutive contro Young Boys in casa e sabato a Lucerna, a dar fastidio al numero uno bianconero è l’atteggiamento (e non so quello in campo) che sta caratterizzando questo inizio di stagione in casa bianconera. «Non sono preoccupato, ma incazzato sì – afferma il presidente del Lugano –. E non ce l’ho solo con la squadra. No, sono arrabbiato con tutto il Lugano in generale: staff, dirigenza (io compreso, devo stare più attento a certe situazioni) e pure coloro che ruotano attorno alla società e che vogliono fare solo i loro interessi (leggasi procuratori, ndr). Per me sono tutti in discussione, dalla a alla z, tifosi compresi. A criticare sono tutti bravi, ma intanto in questi anni non c’è stato nessuno che si è davvero messo a disposizione per dare una mano. Abbiamo le strutture più fatiscenti e il pubblico meno numeroso della Super League, ma io faccio sacrifici enormi per tenere in piedi il Lugano e penso che alla quarta stagione inA meriteremmo un po’ più di considerazione». La sconfitta di Lucerna è stata la classica goccia che ha (già) fatto traboccare il vaso... «Sono convinto che abbiamo una rosa all’altezza, che però in queste prime partite non ha espresso tutto il suo potenziale. A prescindere dalle assenze e tutto il resto, non ho visto l’atteggiamento giusto e questa è soprattutto una questione mentale. Non ce l’ho con tutti, gli uomini veri come Sabbatini e Vécsei hanno fatto il loro dovere, così come ho visto buone cose dai giovani, che hanno fame e si sono dati da fare. Non è invece normale vedere giocatori che sono qui da qualche anno che si credono già arrivati o che sognano chissà quale carriera, mentre invece dovrebbero chiedersi come mai sono ancora qui a Lugano. Junior a Lucerna è stato inguardabile considerando quelle che sono le sue capacità, Crnigoj è entrato e non ha azzeccato un passaggio, Gerndt non si è visto. Ci vuole un po’ di amor proprio, è adesso che devono far vedere un po’ di intelligenza e se non ce l’hanno, che va- dano pure via, gliel’ho detto. Come Golemic, andato a Crotone per “na ciòca da latt” pensando di essere un fenomeno». L’imprenditore locarnese ne ha anche per il suo giovane allenatore, Guillermo Abascal... «Deve stare all’erta, gestire al meglio la situazione e non mettere in campo giocatori che non rispondono alle sollecitazioni. Con questi elementi deve essere franco, cercare il dialogo, se necessario lasciarlo fuori e parlarne con la società». Ai suoi Renzetti chiede una risposta immediata, ossia già nel prossimo impegno di sabato a Cornaredo contro il Grasshopper, unica compagine ancora ferma al palo. Una partita tra l’altro per la quale il Lugano dovrebbe poter contare su tre nuovi elementi che verranno presentati in settimana, i centrocampisti Covilo e Brlek e l’attaccante Kryeziu... «Non voglio perdere tempo, questa è una situazione da raddrizzare immediatamente perché sarà una stagione difficile e non a caso al termine della partita ho parlato a lungo con la squadra. Dopo il Gc tirerò già una riga. Con gli zurighesi voglio il risultato e una squadra all’altezza, che lotta, che si dà da fare e che si esprime al massimo delle sue possibilità».