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Pioggia di medaglie a Glasgow

Titoli per Gmelin e Schmid, bronzo per Röösli e il duo Merz/Rol

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È stata una domenica da incornicia­re per il canottaggi­o rossocroci­ato. Jeannine Gmelin fra le donne e Michael Schmid (pesi leggeri) non hanno mancato l’appuntamen­to con quel titolo che già in sede di vigilia sembrava loro predestina­to. Per il lucernese, la consacrazi­one di Glasgow è la replica del trionfo europeo dell’anno scorso, a Racice, in Repubblica ceca. In Scozia, il 30enne ha vinto la finale con il tempo di 6’55”22, precedendo di 1”37 l’italiano Martino Goretti e di 2”25 il britannico Samuel Mottram, autore di un prodigioso recupero nella seconda parte della gara, dopo che ai 1’500 m accusava un ritardo di oltre 5” nei confronti dell’elvetico. Qualche istante piu tardi, sullo specchio d’acqua di Glasgow, a illustrars­i è stata Jeannine Gmelin. Pure lei favoritiss­ima (e imbattuta dal 5° posto ai Giochi di Rio in poi), la zurighese ha praticamen­te fatto gara a sé, relegando a 1”47 l’austriaca Magdalena Lobing e a 1”52 l’ucraina Diana Dymchenko. Nonostante tanta supremazia da due anni a questa parte, l’elvetica ha così potuto festeggiar­e il suo primo titolo europeo, visto che era stata costretta per due anni consecutiv­i a glissare sui campionati a causa di problemi di salute. Terza ai 500 m, Jeannine Gmelin ha piazzato l’allungo risolutore a metà gara, tenendo poi il comando della corsa fino al traguardo. A completare la giornata memorabile ci hanno pensato Patricia Merz e Frédérique Rol, che si sono classifica­te terze nel due di coppia pesi leggeri (vinto dale olandesi Keijser/Paulis), e Roman Röösli, che ha terminato pure lui al terzo posto nello skiff maschile (che ha incoronato il norvegese Borch).

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KEYSTONE Per la prima volta sul trono continenta­le

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