Azione e denuncia, belle serate con Denzel e Spike Lee
Gran cinema in Piazza con ‘BlacKkKlansman’ di Spike Lee e ‘The Equalizer 2’ di Antoine Fuqua, ma soprattutto grazie a ‘Coincoin et les Z’inhumains’ di Bruno Dumont (Pardo d’onore) che sabato ha visto proiettati i primi due episodi dei quattro che compongono questa miniserie. Già da Cannes scrivevamo che con ‘BlacKkKlansman’ Spike Lee si muove sui suoi temi, dicendo di un poliziotto nero che si infiltra nel Ku Klux Klan, riuscendo a vincere una battaglia ma alla fine costretto a piangere. E Lee piange sulla donna morta nel 2017 a Charlottesville per colpa dei suprematisti bianchi, i veri vincitori del suo film, impaurendo una popolazione afroamericana che invano ha sperato in Martin Luther King jr e nelle Pantere Nere: oggi alla testa degli Usa è arrivato un suprematista bianco. Il film aiuta a capire la frattura che vive oggi un Paese dalle identità lacerate. Applausi meritati dalla Piazza Grande. È pure piaciuto ‘The Equalizer 2’, thriller dai risvolti inaspettati, sequel del film del 2014, basato su una serie tv. Denzel Washington torna a vestire i panni di Robert McCall, agente della Dia (Defense Intelligence Agency) creduto da molti morto in un attentato in cui perse la vita sua moglie. Lo vediamo subito in azione su un treno lanciato a tutta velocità in Turchia, dove sgomina una banda che ha rapito la figlia a una donna americana. È l’inizio di una storia che insieme all’azione sa mostrare un giovane di colore (un bravo Ashton Sanders) che, grazie a McCall, riesce a costruirsi un futuro oltre la delinquenza; e di un vecchio ebreo (Orson Bean) in cerca di un quadro che gli ricorda la sorella da cui fu diviso in campo di concentramento, e alla fine ritrova proprio lei. Due piccole storie che, insieme a un gran lavoro sui paesaggi, riempiono un film che non nega sangue, esplosioni e tutto quello che necessita per accontentare il pubblico dei pop corn. Su altri livelli ci porta ‘Coincoin et les Z’inhumains’. Un film grottesco, comico, drammatico, politicamente anticlericale e provocante, selvaggio nel suo rappresentare un’umanità fumettizzata e per questo più comprensibile nel suo essere folle. Un film che fa ridere, che ti spinge davanti allo specchio per farti deridere. Un film dove tutto è esagerato nella più completa semplificazione. È l’Apocalisse e il Carnevale, semplicemente è il Cinema. Grazie Dumont.
Da vedere stasera
Stasera in Piazza un film svizzero, ‘Le vent tourne’, di Bettina Oberli, una sorta di dramma sentimentale calato nella campagna giurassiana e nella nostra era piena di “religioni” laiche, come quella di chi aspira a una vita autosufficiente e in armonia con la natura. Questa è la scelta in apparenza felice di Pauline e Alex, finché non compare l’ingegnere chiamato a costruire la loro turbina eolica. Per la donna tutto cambia...