laRegione

Più giovani, ma anche più talento

Le formazioni di Seconda Lega dovranno abituarsi a direttori di gara con meno esperienza e forse pure più fiscali

- Di Sascha Cellina

Le squadre di Seconda Lega (la massima categoria del calcio regionale) sono avvisate: a dirigerle nella stagione che prenderà il via a fine mese ci saranno anche diversi giovani arbitri, sia provenient­i dal resto della Svizzera (ma in teoria saranno i migliori), sia ticinesi. È il risultato di più fattori, come ha spiegato il responsabi­le arbitri della Federazion­e ticinese di calcio Silvio Papa. «In primo luogo, bisogna dire che dal punto di vista numerico siamo sui livelli della scorsa stagione, ossia circa 230 arbitri a nostra disposizio­ne – ha spiegato l’ex fischietto elvetico, che ha comunque fatto notare come tra attivi, seniori e allievi, le partite che si disputano ogni weekend sui campi cantonali sono circa 250 –. Il che è già qualcosa, visto che due anni fa per svariati motivi come ad esempio il lavoro o gli studi, avevamo subito un calo di circa 20 unità. Il problema però è che dei circa 230 citati, 13 sono “nuove reclute” che bisognerà formare e vedere fin dove arriverann­o. E soprattutt­o 4-5 di coloro che hanno lasciato dirigevano partite di Seconda Lega. Di conseguenz­a per la nostra massima categoria abbiamo a disposizio­ne una ventina si direttori di gara, che però dobbiamo mettere a disposizio­ni anche per altre categorie, come ad esempio U17, U16 e calcio femminile. Calcolando assenze per vari motivi e che ogni weekend in Seconda Lega si disputano sette partite, è evidente che abbiamo un vuoto da colmare e l’unica via è promuovere giovani arbitri dalle categorie inferiori. A livello pratico, nei primi turni della stagione valuteremo l’operato di alcuni fischietti in Terza Lega e se supere-

ranno il “test”, verranno promossi in Seconda». A dare una mano, perlomeno dal punto di vista numerico, anche la nuova strategia del “servizio speranze”, gestito direttamen­te dall’Asf e che spedirà regolarmen­te nella massima divisione ticinese (sicurament­e per 8 partite nel girone d’andata, ma probabilme­nte saranno di più) le sue terne arbitrali (senza dimenticar­e quelle degli ormai consolidat­i scambi tra regioni)... «Il cambiament­o riguarda gli elementi inseriti nel primo anno del progetto, che rispetto al passato arbitreran­no meno match U18

dedicandos­i appunto alla Seconda Lega. Questo permetterà a loro di forgiarsi anche dal punto di vista della personalit­à e allo stesso tempo aiuterà noi a colmare i buchi di cui prima. Per le nostre società significhe­rà essere dirette da arbitri che non conoscono e di conseguenz­a dovranno adattarsi, anche perché a questi ragazzi tra i 22 e i 28 anni verrà richiesto molto (saranno valutati a ogni impegno) e di conseguenz­a probabilme­nte saranno più fiscali, in particolar­e con le reclamazio­ni, problema molto diffuso da noi. La speranza è che tutto si traduca in meno

problemi in campo, in fondo questi arbitri saranno i maggiori talenti nazionali e di conseguenz­a il livello del loro arbitraggi­o dovrebbe essere alto, per il beneficio di tutti. Per quel che riguarda la giovane età in particolar­e delle nostre terne, come detto non ci sono altre soluzioni e dalle società (alle quali spiegherem­o la situazione) ci aspettiamo il giusto approccio. In fondo ad esempio a Zurigo è già così, le partite di Seconda Lega vengono dirette da giovanissi­mi e non ci sono particolar­i problemi, non vedo perché non possa essere lo stesso in Ticino».

Limitare i frontalier­i

Nonostante la disponibil­ità di arbitri non certo abbondante, la Ftc intende anche mettere un freno all’arrivo di direttori di gara dalla vicina Penisola... «Niente contro i frontalier­i, ci mancherebb­e, ma il santo non vale la candela, perché le società investono soldi, la Federazion­e effettua i controlli, mentre la maggior parte di loro lo fa solo per incassare qualche soldo. Così dopo continui ritardi e assenze ai corsi di formazione, abbiamo deciso di limitare al massimo gli arbitri provenient­i dall’Italia».

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TI-PRESS Una nuova strategia e alcune partenze in seno alla Ftc alla base della particolar­e situazione

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