Uniti gli estremi climatici
Missione compiuta per ‘Temperature in sella’, iniziativa voluta per coniugare sport e ambiente, sensibilizzando sui cambiamenti climatici e raccogliendo fondi. Sabato pomeriggio la comitiva composta da una sessantina di persone, tra partecipanti e accompagnatori, ha percorso l’ultima tappa, raggiungendo Grono nel tardo pomeriggio. «Quando siamo arrivati in paese siamo stati accolti con entusiasmo; è stata una grande emozione», racconta Samuele Censi, sindaco di Grono e ‘motore’ dell’iniziativa. Quattro tappe in quattro giorni, in cui sono stati percorsi 333 chilometri in totale. Nella tappa conclusiva (92 km) di sabato è stata scalata la via delle genti del San Gottardo fino ad Airolo, il primo Comune a sud delle Alpi. In quest’ultimo tratto al gruppo di cicloamatori (di età compresa tra i 15 e i 79 anni) si è aggiunta una trentina di ulteriori partecipanti. La discesa lungo la Leventina e la Riviera ha permesso di raggiungere Grono, il Comune più caldo della Svizzera. Lo scopo dell’evento era infatti unire i due estremi climatici svizzeri (La Brévine - 41,8° C nel 1987; Grono 41,5° C nel 2003). Il viaggio ha permesso ai partecipanti di rendersi anche conto che a livello nazionale non c’è uniformità per quanto riguarda le piste ciclabili. «La rete è migliore oltre Gottardo– rileva Censi – mentre a sud delle Alpi c’è ampio margine di miglioramento». Dopo l’arrivo dei ciclisti, in centro paese sul “Prato Biraria”, è stato inaugurato l’obelisco, realizzato con sasso della Calanca, che ha sancito il gemellaggio tra i Comuni di Grono e la Brévine. E dopo quest’esperienza positiva Censi guarda già al futuro: «Nel 2020 si potrebbe pensare a una pedalata in senso inverso, quindi: Grono-La Brévine». In autunno verrà comunicato l’ammontare dell’importo che verrà devoluto all’Associazione Parkinson Svizzera.