Salva, qualità e minori costi
Un fabbisogno pro capite da recuperare nei Comuni inferiore rispetto al preventivo (31 franchi contro 34) è il biglietto da visita del Servizio ambulanza Locarnese e valli che, martedì 11 settembre, si riunirà in assemblea nella nuova sede per deliberare sui conti 2017. Conti che presentano costi leggermente superiori al previsto (+0,5%) ma anche ricavi più abbondanti (+4,7%) a fronte oltretutto di una diminuzione degli interventi, il che inverte un trend iniziato in pratica nel 2006 (4’118) e poi sviluppatosi come segue: 4’316 missioni nel 2007, 4’364 nel 2008, 4’494 nel 2009, 4’581 nel 2010 e nel 2011, 4’645 nel 2012, 4’608 nel 2013, 5’152 nel 2014, 5’168 nel 2015, 5’223 nel 2016 e 4’939 nel 2017. Per quanto riguarda l’anno scorso, nel 77,5% dei casi il Salva è accorso per motivi di medicina e nel restante 22,5% per infortuni. La fascia d’età più soccorsa è, per distacco, quella fra i 76 e i 90 anni (1’600 interventi).
‘Approccio proattivo’
Il 2017 è stato anche l’anno dell’ottenimento di Qualità da parte dell’Interassociazione di Salvataggio, i cui esperti hanno sottolineato di aver riscontrato, al Salva, “un approccio proattivo, partecipativo e pragmatico alla gestione della qualità”. Anche la “cultura dell’errore” è risultata essere ben presente “ed è stato apprezzato il bollettino dei rischi basato sugli eventi avversi, che viene pubblicato internamente a scadenze regolari”. Infine, al di là di tutto il discorso legato al completamento e all’entrata in funzione della nuova sede adiacente al Centro di pronto intervento della Morettina, va rilevato che l’anno scorso v’è stato l’avvicendamento alla direzione sanitaria: al dottor Beppe Savary, passato al beneficio della pensione dopo una lunga e apprezzata militanza al Salva, è subentrato il dottor Michael Llamas.