Il Festival chiude con 20mila spettatori in meno Ora il nuovo direttore, ma non prima del 24 agosto
Spettatori in calo al Locarno Festival, quasi 20mila in meno rispetto all’edizione record del 2017: da 174mila presenze si è scesi a 155’700, in Piazza da 65’400 a 61’300. Eppure a Locarno ci si dice soddisfatti dei risultati: era tutto previsto. La flessione è in linea con la riduzione di film e proiezioni operata quest’anno. Il direttore operativo Raphaël Brunschwig ha tracciato un primo bilancio: «Siamo soddisfatti dell’andamento della manifestazione. L’affluenza ha rispecchiato le aspettative che prevedevano una flessione rispetto al 2017, segnato da un anniversario eccezionale, per il quale era stata prevista un’edizione più ricca sia per quanto riguarda il numero di proiezioni sia per quanto riguarda gli ospiti». Ora a Locarno il lavoro prosegue per individuare il successore del direttore artistico. Il presidente Marco Solari fissa la tabella di marcia: «La presidenza e il consiglio direttivo si concentreranno in settimana sulla successione di Carlo Chatrian, al quale va la gratitudine di tutti gli organi dirigenti della nostra manifestazione». Il nome non arriverà però prima del 24 agosto. A Chatrian, che sabato sera ha ricevuto come regalo di addio un Pardo realizzato da Ivo Soldini, non resta che salutare: «Con questa edizione si chiude una bellissima parabola che mi ha dato grandi soddisfazioni tanto a livello umano, quanto a livello professionale. Spero di essere riuscito a restituire un po’ del calore ricevuto e aver permesso al fantastico pubblico del Festival di viaggiare insieme agli ospiti e ai film mostrati».