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Si scrive Coppa, si legge esame

Luigi Tirapelle (Acb): ‘Buon inizio, ma non dobbiamo crederci troppo belli. Con l’Yf Juventus sfida tosta’.

- Di Sebastiano Storelli

È subito chiamato a una reazione il Bellinzona, reduce dal primo ko stagionale e che sabato alle 17.30 ospita i pari categoria dell’Yf Juventus per i 32esimi dell’ex trofeo Sandoz.

Due anni fa l’avventura si era arenata ai 16esimi di finale contro lo Zurigo (0-2), mentre nella scorsa stagione il nome del Bellinzona non figurava nel tabellone principale. I granata ripartono dunque dal successo per 4-1 ottenuto a Conthey nella stagione 2016-17, ultima vittoria ottenuta in Coppa Svizzera. E lo fanno ospitando sabato al Comunale lo Young Fellows Juventus... «Un avversario di pari categoria per nulla facile – commenta Luigi Tirapelle, tecnico dei granata –. È una squadra che sa giocare, che non butta mai via il pallone e che può contare su un tecnico furbo e scafato (Salvatore Andracchio). Dovremo essere bravi nel gestire i momenti importanti della partita e a giungere all’appuntamen­to con freschezza mentale, brillantez­za e cattiveria agonistica, per poi sfruttare al meglio il vantaggio di giocare al Comunale». A proposito di freschezza mentale, c’è da capire quali strascichi ha lasciato la prima sconfitta, quella di domenica a Münsingen... «La stiamo metabolizz­ando. Ci abbiamo indubbiame­nte messo del nostro, ma un certo peso l’ha avuto pure il fatto che si trattava della terza partita settimanal­e, con due trasferte lunghe e due impegni contro compagini U21 (Basilea e Zurigo), molto dispendios­i dal profilo energetico. Inoltre, per Münsingen siamo partiti alle 7 di mattina e abbiamo giocato alle 14.30 sotto un sole bestiale. La prima sconfitta stagionale deve servirci da stimolo ulteriore per superare il turno in una competizio­ne alla quale noi come squadra, ma anche tutta la dirigenza, teniamo moltissimo». Guardando ai primi risultati sembrerebb­e che il salto di categoria non abbia influito sul rendimento della squadra... «Non dobbiamo commettere l’errore di passare il tempo a specchiarc­i per il solo fatto di aver vinto i primi due impegni. Occorre essere realisti, ogni partita sarà apertissim­a e se non ci mettiamo approccio e qualità giusti diventiamo una squadra “normale”. Siamo contenti per come è cominciata la stagione, ma nel contempo non ci dobbiamo illudere che tutto sia facile e regalato. A Mün-

singen abbiamo avuto la conferma che se non scendi in campo al 100% delle possibilit­à puoi perdere con chiunque, anche con squadre chiarament­e alla tua portata». Va per altro tenuto in debita consideraz­ione il fatto che quest’anno il Bellinzona è impegnato in una categoria superiore, appena uno scalino al di sotto della Swiss Football League. Di conseguenz­a, il livello si è notevolmen­te alzato... «La principale differenza riscontrat­a in questo abbrivio di stagione è rappresent­ata dal fatto di trovare squadre sempre meglio organizzat­e a livello tattico.

Senza dimenticar­e l’aspetto atletico, cresciuto di qualità sia nella corsa, sia nel contrasto fisico. E pure il livello tecnico si è sensibilme­nte alzato, per cui rispetto alla Prima Lega il cambiament­o è davvero importante. Il Bellinzona possiede le caratteris­tiche per adattarsi alla nuova realtà, ma per sublimarle deve riuscire a scendere in campo, domenica dopo domenica, con il giusto atteggiame­nto». Tre turni di campionato rappresent­ano un campione piuttosto limitato sul quale stilare delle proiezioni valide per l’intera stagione. Un’idea su quello che può

essere il posto del Bellinzona in Promotion League, Luigi Tirapelle se l’è però fatta... «Considero che al momento attuale vi siano tre o quattro squadre con potenziali­tà superiori alle nostre. Anche perché si tratta di club come Yverdon, Stade Nyonnais e Köniz, in grado di garantire ai giocatori uno statuto da profession­isti. Inoltre, vi è la parziale sorpresa dello Stade Losanna, al comando della classifica a punteggio pieno. Noi ci possiamo collocare proprio alle spalle di questo primo gruppetto e dovremo essere bravi a rimanere con loro il più a lungo possibile, cosa per nulla scontata. Tra qualche settimana sarà possibile avere un quadro più preciso della situazione e le conseguent­i consideraz­ioni avranno maggiore attendibil­ità. Al momento è difficile dire quale sia il nostro effettivo valore, ma spero che ci si possa collocare alle spalle delle prime 4-5 squadre. È nostro desiderio arrivare il più in alto possibile, ma obiettivam­ente tutti sono consci del fatto che per noi questo sarà un anno di apprendist­ato, con la voglia di far sempre meglio, ma senza l’obbligo di vincere, obbligo con il quale ci siamo confrontat­i nelle scorse stagioni».

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TI-PRESS/GIANINAZZI Il tecnico si congratula con il centrocamp­ista granata Mirko Facchinett­i

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