Ultima tappa, ‘essere più felici’
Bellinzona-Olten, a piedi: dopo 16 giorni si arriva a destinazione, ricordando lo sciopero del 1918
Che dire? Mancano le parole. 310 chilometri nelle gambe (e nelle zampe). Siamo arrivati. 739 rivendicazioni raccolte fra gli svizzeri del 2018. Incontri fuori dall’ordinario. Ora ‘in scena’! L’uomo e l’asino...
8 agosto
Scendendo dal Passo del Grimsel è arrivata la pioggia. Abbiamo attraversato un territorio selvatico e poetico abbandonando gli spiriti, i folletti, i mostri delle montagne. Siamo tornati all’ombra degli abeti fuggendo dai temporali. Certo che è strano: a salire inseguivamo l’ombra e a scendere scappiamo dai temporali. Dev’essere che a queste altezze noi bestie siamo sempre inadeguate. Con le gambe che urlano siamo arrivati a Guttannen, per noi la civiltà. È iniziato di nuovo a piovere nonostante splendesse sole. La piccola campana della chiesa ha rintoccato e sono comparsi due arcobaleni, su verso i picchi più scoscesi. Chissà se era un benvenuto o un saluto?
9 agosto
Io e Ronzinante ci siamo svegliati in piena forma. C’era pure un vento, che scendeva dal passo, che ci prendeva di schiena e ci spingeva giù, sempre più giù. Sembrava di volare. Mi sono messo a suonicchiare qualcosa di epico con l’armonica. Per un attimo ci è sembrato che la nostra Rivoluzione fosse già un fatto compiuto. Ma poi niente. Niente folle oceaniche ad inneggiarci. Eravamo anche un poco delusi. Infine abbiamo incontrato Jorg, 72enne bernese DOC, con barba e baffi al posto giusto. Ci ha guardati e ci ha chiamati. “Dove andate?”. Gli abbiamo raccontato la storia. Lui ha aspettato un poco, io ho dubitato del mio tedesco. Lui è corso in stalla e ne è uscito con due asini. Ronzinante ha cominciato a far festa, felice. Jorg mi ha detto “Vengo con te a Meiringen, così possiamo fare la rivoluzione!”. Arrivati nella cittadina abbiamo improvvisato una sfilata, bloccando il traffico e catalizzando l’attenzione della gente. Poi tutti a casa e a Ronzinante, restato solo, è salita la malinconia. Allora ho comprato un cappello alla Sherlock Holmes, una pipa e una lente e l’ho portato alla statua dell’investigatore. “Stai tranquillo Ronzinante!” gli ho detto “Te li ritrovo io gli amici”. Lui mi ha guardato perplesso e si è messo a ragliare.
10 agosto
Il passo del Brünig ha un dislivello di soli 500 metri, che comunque non è poco. Siamo partiti presto per evitare temporali o calura; stamane non si capiva bene cosa ci avrebbe riservato il cielo. Qualcuno parlava di pioggia e qualcun altro di canicola. Noi abbiamo deciso di non aspettare di vedere chi avesse ragione. Ci siamo incamminati e alla fine non aveva ragione nessuno. Ho ripensato a tutto questo viaggio. Quello che sto capendo è che l’anello di congiunzione tra 100 anni fa e oggi, tra il tempo di allora e il nostro tempo, non è solo questa cosa delle rivendicazioni di allora e quelle odierne. No, è anche la nostra andatura; i 5 km all’ora che ogni giorno mettiamo in fila. Il nostro anacronistico “passo da lumaca” fa sì che tutta questa storia diventi possibile e dunque reale. Eh sì: passo dopo passo stiamo arrivando a Olten. Poi, poco prima del paese abbiamo incontrato un musicista. Ha suonato e cantato per noi. Da una parte ci spezzava il cuore e dall’altra ce lo riattaccava. E noi due, là in riva al lago, lo abbiamo capito: arrivati fin qua, l’unica cosa da fare è andare avanti.
11 agosto 2018
C’erano due aquile che ci hanno seguito, con i loro voli elicoidali, per almeno mezz’ora. Poi si sono fermate là, all’ultimo scalino prima di scendere verso i laghi. È stato un bel saluto. Che però ci ha fatto pensare. Infatti ci siamo fermati io e Ronzinante. Lui felice di provare le erbe autoctone. Invece io mi chiedevo: come racconteremo questa storia quando saremo davanti a centinaia di persone?
12 agosto 2018
Tappa lunga oggi. Quasi 30 chilometri sotto il sole lucernese. Siamo partiti presto e ci siamo scontrati con il mondo moderno. C’è un punto attorno alle città dove improvvisamente i segnali dei sentieri smettono di essere precisi. È in quel momento in cui le fabbriche cedono il passo ai palazzi popolari. È come se arrivati lì a nessuno importi più di camminare. Cosa cammini a fare in una città? Cosa cammini a fare 25 chilometri al giorno se li fai in 20 minuti di automobi-
Flavio Stroppini e il suo Ronzinante
le. Cosa pensi di fare uomo con un asino? Qua andiamo veloci, comunichiamo in ogni momento con il resto del mondo. Vuoi un’indicazione? Usa google maps. Devi essere connesso rivoluzionario! Connesso. Ronzinante se ne stava lì a seguirmi avanti e indietro che cercavo di capire da che parte andare. Poi ha abbassato la testa e si è messo a tirare. È come se abbia deciso di andare “di là”. Io ci ho anche provato a fermarlo ma niente. Ho dovuto adeguarmi e passo dopo passo abbiamo attraversato la città.
13 agosto 2018
Svegliarsi è stato complicato. Fuori un cielo attaccato alla terra, grigio, scuro, con piovaschi e vento che giravano dove gli pareva. Ci siamo ritrovati a salire e a scendere da colline, in direzione Dagmersellen. Ogni chilometro però: pausa. Camminavamo un po’ sì e un po’ no e l’orario di arrivo continuava a scivolare. Succede sempre così quando sei vicino al traguardo. Sembra lì, a portata di mano, e invece è un miraggio. È come l’effetto Zenone, quel paradosso che ti dimostra che a dimezzare sempre il percorso non si arriva mai da nessuna parte. Insomma, giornata dura, fino a quando abbiamo fatto un incontro particolare, che ci ha portato a perderci nei ricordi. La melodia di un’arpa ci ha fatto capire che non possiamo fare altro che continuare. È così che siamo ritornati in forze. Avanti! Si continua!
14 agosto 2018
Cosa succederà quando dovremo convincere tutti quegli umani? Avremo bisogno di un esercito. Ma mica di qualcosa che spaventi. No, ci servirebbe come una danza, dei soldati che con noi si muovano con armonia e potenza. Magari qualcosa che sembri sì una danza, ma che invece sia lotta. Già Ronzinante, noi possiamo tanto metterci a fare i soldati, magari con un elmo in testa, ma senza compagni non si va da nessuna parte. Eh già, l’abbiamo ben dimostrato in questo viaggio: la rivoluzione è sempre per tre quarti fantasia e per un quarto realtà. E ci crediate o no l’abbiamo trovato un esercito. È stato lì che ci siamo detti “siamo pronti”. Domani si arriva a Olten.
15 agosto 2018
Che dire? Mancano le parole. 310 chilometri nelle gambe (e nelle zampe). Siamo arrivati. 739 rivendicazioni raccolte. Incontri fuori dall’ordinario. Ora “in scena”! Ci faremo voce di tutte le voci incontrate e vedremo se Ronzinante è veramente un animale da palcoscenico. Lui ne è convinto.
Info: nucleomeccanico.com