L’ex Bellavista sarà per tutti
Manno, deciso il futuro del sedime di proprietà comunale: diventerà un centro polifunzionale Tetto massimo di spesa di tre milioni di franchi, l’edificio verrà abbattuto per far posto a varie attività a favore della popolazione locale, in linea con l’esit
«Un luogo d’incontro a favore della popolazione giovane ed anziana, un asilo nido gestito dalle mamme del paese, una cucina, una sede per gli Scout, eventuali spazi destinati ad accogliere la biblioteca Porta Aperta e locali adattabili a seconda degli scopi e a disposizione di società e gruppi attivi nel comune». Sono queste le indicazioni di massima del sindaco di Manno Giorgio Rossi per il futuro del sedime che ospitava l’ex osteria Bellavista. Il luogo dovrebbe quindi continuare a essere un punto di incontro e di aggregazione, come lo era stato quando era operativo l’esercizio pubblico. Verrà però trasformato in una sorta di centro con diverse funzionalità e destinazioni, mentre all’esterno verrebbero realizzati una piazza e un posteggio. «Nelle prossime settimane verrà pubblicato il concorso per la progettazione di questo nuovo centro polifunzionale, mentre è già stata formata la giuria che sceglierà e premierà il progetto ritenuto migliore» precisa il sindaco. Dopo che il progetto ideato dalla fondazione Diamante, che avrebbe voluto creare un laboratorio protetto e una serie di stabili abitativi, venne abbandonato nel 2015 a causa dei costi di costruzione raddoppiati principalmente per la morfologia del luogo, l’autorità politica locale è tornata a valutarne una nuova fattibilità. Non che l’avesse dimenticata. Infatti, circa due anni or sono, il Comune, proprietario del fondo, aveva lanciato un sondaggio per consultare la popolazione su cosa avrebbe voluto fosse costruito in quegli spazi di proprietà pubblica. Dalla consultazione, ricorda il sindaco, era emersa la richiesta di creare appartamenti intergenerazionali a pigione moderata e sostenibile, per una parte del terreno, mentre per lo stabile Bellavista la cittadinanza aveva chiesto un centro aggregativo.
Presto il concorso di progettazione
Per quanto riguarda la parte abitativa, l’esecutivo, dopo la discussione in Consiglio comunale, aveva ritirato il messaggio, prosegue Rossi: «Abbiamo valutato come in zona ci fossero diversi appartamenti sfitti, costruzioni varie che stavano e stanno sorgendo tuttora. Perciò, si decise di soprassedere e di attendere ancora qualche anno. A quel momento, il Municipio stabilì però di procedere con la parte parasociale prevista sul sedime dell'ex ristorante Bellavista, dove dovrebbero appunto trovare posto i locali e spazi illustrati». Anche questa, come già accennato, prosegue il sindaco di Manno, «era una
richiesta emersa dal sondaggio popolare. Ci siamo quindi rivolti a uno studio di architettura, per esaminare le possibilità di insediamento degli spazi desiderati e per una valutazione dei costi che tale struttura avrebbe comportato. Inoltre, abbiamo richiesto un parere in merito al mantenimento o meno dell’attuale
edificio che sorge sul sedime». Considerato lo stato di conservazione precario dello stesso, l’autorità locale ha deciso per il suo abbattimento. Risale invece allo scorso mese di giugno, la decisione del Consiglio comunale di accogliere la richiesta di credito e il relativo il messaggio in vista di preparare il
bando di concorso di progettazione mirato alla realizzazione della futura costruzione. Sempre nello stesso messaggio l’esecutivo di Manno, sottolinea Rossi, «ha precisato inoltre di avere posto un limite massimo di spesa di tre milioni di franchi».