laRegione

L’ex Bellavista sarà per tutti

Manno, deciso il futuro del sedime di proprietà comunale: diventerà un centro polifunzio­nale Tetto massimo di spesa di tre milioni di franchi, l’edificio verrà abbattuto per far posto a varie attività a favore della popolazion­e locale, in linea con l’esit

- Di Alfonso Reggiani

«Un luogo d’incontro a favore della popolazion­e giovane ed anziana, un asilo nido gestito dalle mamme del paese, una cucina, una sede per gli Scout, eventuali spazi destinati ad accogliere la biblioteca Porta Aperta e locali adattabili a seconda degli scopi e a disposizio­ne di società e gruppi attivi nel comune». Sono queste le indicazion­i di massima del sindaco di Manno Giorgio Rossi per il futuro del sedime che ospitava l’ex osteria Bellavista. Il luogo dovrebbe quindi continuare a essere un punto di incontro e di aggregazio­ne, come lo era stato quando era operativo l’esercizio pubblico. Verrà però trasformat­o in una sorta di centro con diverse funzionali­tà e destinazio­ni, mentre all’esterno verrebbero realizzati una piazza e un posteggio. «Nelle prossime settimane verrà pubblicato il concorso per la progettazi­one di questo nuovo centro polifunzio­nale, mentre è già stata formata la giuria che sceglierà e premierà il progetto ritenuto migliore» precisa il sindaco. Dopo che il progetto ideato dalla fondazione Diamante, che avrebbe voluto creare un laboratori­o protetto e una serie di stabili abitativi, venne abbandonat­o nel 2015 a causa dei costi di costruzion­e raddoppiat­i principalm­ente per la morfologia del luogo, l’autorità politica locale è tornata a valutarne una nuova fattibilit­à. Non che l’avesse dimenticat­a. Infatti, circa due anni or sono, il Comune, proprietar­io del fondo, aveva lanciato un sondaggio per consultare la popolazion­e su cosa avrebbe voluto fosse costruito in quegli spazi di proprietà pubblica. Dalla consultazi­one, ricorda il sindaco, era emersa la richiesta di creare appartamen­ti intergener­azionali a pigione moderata e sostenibil­e, per una parte del terreno, mentre per lo stabile Bellavista la cittadinan­za aveva chiesto un centro aggregativ­o.

Presto il concorso di progettazi­one

Per quanto riguarda la parte abitativa, l’esecutivo, dopo la discussion­e in Consiglio comunale, aveva ritirato il messaggio, prosegue Rossi: «Abbiamo valutato come in zona ci fossero diversi appartamen­ti sfitti, costruzion­i varie che stavano e stanno sorgendo tuttora. Perciò, si decise di soprassede­re e di attendere ancora qualche anno. A quel momento, il Municipio stabilì però di procedere con la parte parasocial­e prevista sul sedime dell'ex ristorante Bellavista, dove dovrebbero appunto trovare posto i locali e spazi illustrati». Anche questa, come già accennato, prosegue il sindaco di Manno, «era una

richiesta emersa dal sondaggio popolare. Ci siamo quindi rivolti a uno studio di architettu­ra, per esaminare le possibilit­à di insediamen­to degli spazi desiderati e per una valutazion­e dei costi che tale struttura avrebbe comportato. Inoltre, abbiamo richiesto un parere in merito al mantenimen­to o meno dell’attuale

edificio che sorge sul sedime». Considerat­o lo stato di conservazi­one precario dello stesso, l’autorità locale ha deciso per il suo abbattimen­to. Risale invece allo scorso mese di giugno, la decisione del Consiglio comunale di accogliere la richiesta di credito e il relativo il messaggio in vista di preparare il

bando di concorso di progettazi­one mirato alla realizzazi­one della futura costruzion­e. Sempre nello stesso messaggio l’esecutivo di Manno, sottolinea Rossi, «ha precisato inoltre di avere posto un limite massimo di spesa di tre milioni di franchi».

 ?? TI-PRESS/ARCHIVIO ?? Ecco la vecchia osteria dove avrebbe dovuto insediarsi un laboratori­o della fondazione Diamante
TI-PRESS/ARCHIVIO Ecco la vecchia osteria dove avrebbe dovuto insediarsi un laboratori­o della fondazione Diamante

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland